mercoledì 15 giugno 2011

AL CENTRO SOCIALE ANZIANI OTTAVIA DI ROMA UN INCONTRO SULL'INCONTINENZA URINARIA CHE COLPISCE 3 MILIONI DI ITALIANE

 

 

 

 

"L'incontinenza urinaria da sforzo ,  spiega il Dottor Quirico Maglioni ,Dirigente I° Livello del Dipartimento di Ostetricia e Ginecologia e Responsabile della Chirurgia Ricostruttiva del Pavimento Pelvico Ospedale San Pietro Fatebenefratelli, Roma "colpisce in Italia oltre 3 milioni  di donne per le conseguenze di gravidanze e parti  e per le trasformazioni fisiologiche della menopausa.  Le fughe involontarie di urina si manifestano a seguito di piccoli sforzi  come un colpo di tosse,  una risata  o il sollevamento di una borsa. Malgrado l'elevata incidenza che, con ansia, depressione  e isolamento  legati al timore di  non riuscire a controllare la vescica, incide  pesantemente  sulla  qualità della vita, i rapporti sociali e l'intesa di coppia, L'incontinenza urinaria continua a rimanere una patologia nascosta. Solo  una minoranza di donne affronta il problema con lo specialista mentre le  altre si rassegnano ai pannoloni. " A  fare chiarezza e a indicare le terapie per la  prevenzione e la cura della patologia è l'iniziativa promossa dalla Ginecologia e Chirurgia Ricostruttiva del Pavimento Pelvico dell' Ospedale San Pietro Fatebenefratelli  che organizza, venerdì 17 aprile 2011 alle ore 17,30 presso il Centro Sociale Anziani Ottavia, Via Trionfale 11556, Roma,  un incontro con la popolazione femminile romana dedicato all'incontinenza urinaria.  "Moltissime donne affette da questa patologia", precisa la dottoressa Arabella Biaggi dell'ambulatorio di ginecologia dell'ospedale San Pietro Fatebenefratelli, "non sanno infatti che esistono oggi cure efficaci e risolutive  a carico del Sistema Sanitario Italiano  e cioè gratis per la paziente  basate  sulla rieducazione perineale, i farmaci e nuove tecniche di chirurgia mininvasiva basate sull'applicazione di  sling - retine in polipropilene che posizionate sotto all'uretra per via vaginale risolvono definitivamente il disturbo  .  "Rispetto agli interventi invasivi del passato" , aggiunge il dottor Maglioni,  "che si effettuavano attraverso un'incisione  sull'addome in anestesia generale, ricovero e  convalescenza prolungati, i  nuovi trattamenti,si effettuano in anestesia locale o locoregionale  in regime di  day hospital,  con un ritorno alle normali attività  entro breve tempo ." "E' importante",  concludono gli esperti , "informare le donne per risolvere il problema già alla prime manifestazioni, senza sottovalutarlo e subirlo per anni con un atteggiamento di rassegnazione legata all'errata  convinzione che a una certa età perdere urina è quasi normale".

 

Per informazioni :

CENTRO ANZIANI, Via Trionfale 11556, Roma

CUP: 06 33582812

Dott. Maglioni: 339 1664480

Dott.ssa Biaggi: 338 8729951


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