mercoledì 18 maggio 2011

FederFauna a Enci e Associazioni venatorie: code, agire in difesa di cani e padroni.



FederFauna a Enci e Associazioni venatorie: code, agire in difesa di cani e padroni.

...e mentre la Lega subiva qualche sconfitta significativa addirittura anche nelle Valli del Nord, lei, Francesca Martini, si preoccupava di fare l'ennesimo sgambetto ad allevatori e cacciatori e l'ennesimo favore, non certo agli animali, ma ai suoi amici animalisti...

Gia', con la sua nuova ordinanza, pubblicata sulla Gazzetta ufficiale di venerdi' scorso, nemmeno il bracco italiano pluricampione reso famoso dalla trasmissione Porta a Porta e che tanto piaceva anche a Bruno Vespa, potra' piu' essere esposto o venduto.

L'occasione le e' stata data dal rinnovo dell'Ordinanza in materia di tutela dell'incolumità pubblica dall'aggressione dei cani, sempre sua, datata marzo 2009.

Lei ha approfittato per modificarne l'articolo 2, comma 1, lettera D, vietando "gli interventi chirurgici destinati a modificare la morfologia di un cane o non finalizzati a scopi curativi in conformita' all'art.  10  della Convenzione Europea per la protezione  degli  animali  da  compagnia, ratificata con la legge 4 novembre 2010, n. 201", e lettera E, vietando "la  vendita , l'esposizione e  la commercializzazione di cani sottoposti agli interventi chirurgici di cui alla lettera d)".

Per carita', l'idea che la nuova ordinanza della Martini cancelli la Nota del Ministro Fazio del 16 marzo scorso o che reinterpreti totalmente i principi della Convenzione, sembra essere una trovata dei soliti animalisti, non della Martini e tantomeno di Fazio, pertanto, se un determinato cane e' destinato a svolgere una determinata attivita', il medico veterinario potra' comunque effettuare gli interventi che siano nell'interesse di quel cane.

Diversa e', invece, la questione relativa al divieto alla vendita o all'esposizione dei soggetti che hanno gia' subito gli interventi fino a venerdi' scorso, in quanto e' molto probabile che il certificato che il veterinario ha redatto al momento dell'intervento non attesti ancora  la motivazione dell'interesse dell'animale.

Per aggirare il divieto di vendita, qualcuno ha gia' fatto notare che siano stati proprio gli animalisti a insegnare a tutti come sia sufficiente chiamare il prezzo "contributo" o "donazione" perche' la vendita non risulti piu' tale, ma cio' fa presupporre solo un ulteriore aumento dell'illegalita', che porterebbe ulteriori vantaggi solo a chi poi fa fare i sequestri e si costituisce parte civile.

FederFauna auspica quindi una forte presa di posizione anche da parte dell'Enci e delle Associazioni venatorie, e rende disponibile da subito il proprio ufficio legale per collaborare in azioni concrete di difesa di cani e padroni.

Certo, i risultati delle ultime votazioni portano a pensare che tra ventiquattro mesi, quando scadra' nuovamente l'ordinanza, non ci sara' piu' li' la Martini a rinnovarsela, ma cosa potra' succedere nel frattempo?!... Gli animalisti gia' invocano una legge prima della scadenza della Martini, ops, dell'ordinanza...



FederFauna
Confederazione Europea delle Associazioni di Allevatori, Commercianti e Detentori di Animali
European Confederation of Associations of Animals Farmers, Traders and Holders
Via Goito, 8 - 40126 Bologna
Tel. 895.510.0030 (servizio a pagamento) - Fax 051/2759026

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