« Contesto in radice l'assunto di chi sostiene che i valori catastali, essendo discosti dai valori di mercato degli immobili, debbano esser oggetto di aggiornamento.
C'e' un errore concettuale alla base di tale concezione: i valori catastali, in quanto valori convenzionali, servono non a determinare l'entita' del debito fiscale, ma a realizzare la perequazione del prelievo sugli immobili.
E' dunque indifferente che i valori catastali siano equivalenti ai valori di mercato: l'entita' del prelievo e' determinata infatti dalla applicazione delle aliquote alla base imponibile risultante dal catasto.
Quando il legislatore fisso' le aliquote dell'ICI era pienamente consapevole della discrepanza tra i valori catastali e quelli di mercato e si regolo' di conseguenza tenendo alte le aliquote di quell'imposta.
Se ora si vuole l'equiparazione dei valori e' necessario abbassare tali aliquote. »
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