venerdì 22 aprile 2011

Il gesto e i moti dell’animo in mostra alla Domus Talenti di Roma

Ufficio stampa-Tiziano Rossi

La prestigiosa mostra si terrà da data 27 Aprile sino a data 10 Maggio, con due distinti vernissage fissati per le ore 20.00- l'uno in data 27 Aprile e l'altro in data 04 Maggio 2011-, e sarà curata dalla giovane e brillante Dott.ssa Guendalina Patrizi dell'Università La Sapienza di Roma. La ricercatrice universitaria cosi spiega l'impegnativo tema "È nel De oratore di Cicerone che il gesto assume per la prima volta un profondo significato, certamente limitato all'arte oratoria, ma con lo scopo di creare una corrispondenza tra gesto ed emozione. In un secondo momento Quintiliano nell'Istitutio Oratoria, decodifica i vari gesti ed i relativi significati compiuti dall'orator specificando la funzione che il gesto andava assumendo: "fa capire la maggior parte delle cose anche senza le parole". In breve tempo gli artisti cominciarono ad intendere l'importanza dell'espressione del gesto, come linguaggio muto nella raffigurazione pittorica. La mente arriva alla Strage degli Innocenti giottesca (Assisi, San Francesco Chiesa Inferiore, 1310) dove il gesto è veicolo di comandi, messaggi, motore di ricerca interiore, espressione di passioni. L'arte pittorica deve saper "movere"  l'animo degli spettatori grazie all'universalità del suo linguaggio. Questo è l'appello che Leon Battista Alberti fa ai pittori, che hanno il compito il dovere sommo di muovere gli affetti tramite la loro pittura. L'attimo in cui il gesto viene compiuto sa essere eterno, si esaurisce in un istante che vale una vita. Un'emozione che si rende definitiva nella raffigurazione di chi lo compie e di chi lo osserva, ognuno con una storia da raccontare. Concedere un gesto è un atto d'amore e l'arte è donare sensazioni a chi è in grado di percepirle." La location ultra moderna ed elegantissima farà da contorno ad una kermesse d'opere pittoriche e scultoree ospitando nelle due inaugurazioni importanti personalità del mondo universitario tra i quali il noto Critico d'Arte Daniele Radini Tedeschi.

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