(ANSA) - ROMA, 19 APR - Se il mercato alimentare domestico è ancora depresso, le fiere possono però giocare un ruolo importante nel rilancio dei consumi, soprattutto quelli di qualità, creando le opportunità di far conoscere più da vicino le nicchie più interessanti. Lo affermano gli organizzatori di Cibus Tour, che ha chiuso due giorni fa i battenti, favorendo l'incontro tra mondo produttivo (agricolo e industriale) e consumatori. Cibus Tour è stato progettato come evento di cerniera rispetto alla fiera Cibus, che ha cadenza biennale e la cui prossima edizione sarà dal 7 al 10 maggio del 2012, sempre presso la Fiera di Parma. "Il bilancio è assolutamente positivo - riferisce all'ANSA Elda Ghiretti, Brand Manager Cibus - considerato che si tratta della prima edizione. Abbiamo avuto circa 30 mila visitatori, per lo più appassionati dell'enogastronomia, e circa 600 espositori per questa fiera del gusto che mancava a Parma, assai diversa da Cibus che espone i prodotti dell'industria alimentare per i soli operatori professionali". "Quindi da un lato volevamo aprire un dialogo con i consumatori - aggiunge Ghiretti - dall'altro creare delle sinergie con tutta la filiera alimentare, e quindi con gli artigiani di Slow Food, i produttori del biologico e via dicendo. Per quanto riguarda i consumatori, stiamo analizzando le loro risposte: per esempio abbiamo riscontrato un grande interesse per lo spazio riservato ai prodotti biologici e quindi posso già annunciare che a Cibus 2012 avremo un'area molto grande dedicata al biologico. Per quanto riguarda il dialogo tra l'industria alimentare da una parte ed il resto della filiera posso affermare, con un certo orgoglio, che qui a Cibus Tour sono state gettate le basi di 'contaminazioni' tra i vari settori, di cui si potrà già vedere qualche risultato concreto a Cibus 2012". Cibus, con le sue declinazioni Cibus Tec (le macchine per il cibo) e Cibus Tour (il dialogo con i consumatori) rappresenta l'ammiraglia di Fiere di Parma, che organizza decine di fiere tra cui Il Salone del Camper, il Mercante in Fiera. E il bilancio di Fiere di Parma per il biennio 2010-2011 si preannuncia sopra ogni attesa: i ricavi si attesteranno a circa 52 milioni, in crescita di oltre il 20%, con un ebitda record di 10 milioni. (ANSA). |
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