venerdì 18 marzo 2011

Raccolta differenziata lampade fluorescenti esauste


Gentili lettori,

 

vi segnalo una news solo apparentemente secondaria.

Come ben sapete le regole del newsmaking fanno sì che purtroppo  e soprattutto quando si parla di ambiente, le notizie notiziabili sono i disastri naturali (si veda la tragedia in Giappone, prima naturale, poi anche imputabile all'uomo con l'emergenza nucleare), gli scandali, i disservizi, le ecomafie, le emergenze rifiuti..

 

Se è vero che normalmente "bad news, good news", le buone notizie ambientali hanno davvero difficoltà ad emergere all'attenzione dei Media e quindi dell'agenda dell'opinione pubblica.

Ne usciamo tutti ancora più demotivati.

Non vi scrive un ambientalista,  un fondamentalista pro o contro determinate tecnologie o che utopizza impossibili ritorni ad un'umanità prima della rivoluzione industriale, ma un semplice comunicatore che ha fatto della divulgazione ambientale la sua mission.

 

Il Consorzio Ecolamp, che non ha fini di lucro, ha stabilito di estendere l'offerta del servizio gratuito Ecopoint ad ogni distributore/grossista di materiale illuminotecnico, anche non aderente alla FME, per fa sì che il decreto ministeriale 65 del 18 giugno 2010 sul ritiro "uno contro uno" dei rifiuti elettrici, tra cui le lampade fluorescenti esauste, possa finalmente decollare anche in Italia.

 

Perché è importante?

 

Perché i rifiuti di competenza di Ecolamp, lampadine a basso consumo e tubi fluorescenti, sono una tipologia che ha particolarità esclusive:

-          a differenza degli elettrodomestici, sono di piccole dimensioni e possono finire facilmente nella pattumiera con i rifiuti indifferenziati.

-          sono fatte di vetro, quindi fragili, ma al loro interno contengono da 1 a 5 milligrammi di mercurio, metallo tossico, che non deve essere disperso nell'ambiente. Per questo motivo non vanno gettate nei consueti contenitori per la raccolta differenziata del vetro.

-          Nell'ambito dei conteggi della raccolta differenziata pesano poco, l'1% di tutti i rifiuti elettrici ed elettronici, ma per numero di pezzi (sino a 120 milioni venduti ogni anno in Italia) costituiscono la parte più numerosa.

-          Con la normativa attuale gli installatori/elettricisti, ossia coloro che producono le maggiori quantità del rifiuto "lampade esauste", NON possono conferire nelle isole ecologiche comunali i quantitativi che ritirano dai loro clienti (uffici, industrie, negozi, ecc).

-          Il ritiro 1 contro 1 presso i punti vendita dei grossisti è la soluzione per intercettare grandi quantitativi di lampade esauste, che altrimenti possono finire in discariche abusive.

 

Con la progressiva scomparsa delle energivore lampade a incandescenza, diventa necessario informare, sensibilizzare e quindi persuadere ad attenersi a comportamenti improntati a nuove buone pratiche ambientali sia i cittadini sia gli operatori professionali.

 

Le lampade fluorescenti fanno risparmiare sino all'80% di energia in meno, producono molta meno CO2, sono riciclabili quasi interamente, ma sono inquinanti se non si raccolgono in modo separato.

 

Le possibilità sono due:

-          Portarle alle isole ecologiche dei Comuni.

-          Restituirle nei punti vendita al momento dell'acquisto di quelle nuove: è un diritto dei consumatori pretendere tale servizio!

 

Andrea Pietrarota

 

 

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Ecolamp

Tel 02.37052936/7     

Email operations@ecolamp.it               

www.ecolamp.it/ecopoint


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