giovedì 17 marzo 2011

Io non mi sento italiano

Qui il comunicato online:
http://www.aduc.it/articolo/io+non+mi+sento+italiano_18865.php
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Io non mi sento italiano

Firenze, 17 Marzo 2011. Centocinquantesimo anniversario dell'unita' d'Italia. Ieri sera abbiamo visto un buon servizio della trasmissione "Le Iene" (1) del canale tv Italia1: tutti gli onorevoli intervistati all'ingresso del Parlamento a Roma non sapevano rispondere a semplici domande di nozionismo storico in merito al 17 marzo 1861 che oggi si festeggia, taluni asserendo che fosse l'anniversario della breccia di Porta Pia o una data presa a caso per festeggiare.
Non abbiamo potuto non ricordare una canzone del cantautore Giorgio Gaber che incarna il nostro modo di essere cittadini italiani, civicamente impegnati con questa associazione per il rispetto e l'affermazione dei diritti dei cittadini.
Si tratta di un brano che da' il titolo ad un album uscito a gennaio 2003 dopo la morte del cantautore
La proponiamo a questo link in musica: http://www.youtube.com/watch?v=5aWYkwV-pn0
e in versi


Io non mi sento italiano
Giorgio Gaber

Io G. G. sono nato e vivo a Milano
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Mi scusi Presidente
non è per colpa mia
ma questa nostra Patria
non so che cosa sia.
Può darsi che mi sbagli
che sia una bella idea
ma temo che diventi
una brutta poesia.
Mi scusi Presidente
non sento un gran bisogno
dell'inno nazionale
di cui un po' mi vergogno.
In quanto ai calciatori
non voglio giudicare
i nostri non lo sanno
o hanno più pudore.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Mi scusi Presidente
se arrivo all'impudenza
di dire che non sento
alcuna appartenenza.
E tranne Garibaldi
e altri eroi gloriosi
non vedo alcun motivo
per essere orgogliosi.
Mi scusi Presidente
ma ho in mente il fanatismo
delle camicie nere
al tempo del fascismo.
Da cui un bel giorno nacque
questa democrazia
che a farle i complimenti
ci vuole fantasia.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Questo bel Paese
pieno di poesia
ha tante pretese
ma nel nostro mondo occidentale
è la periferia.

Mi scusi Presidente
ma questo nostro Stato
che voi rappresentate
mi sembra un po' sfasciato.
E' anche troppo chiaro
agli occhi della gente
che è tutto calcolato
e non funziona niente.
Sarà che gli italiani
per lunga tradizione
son troppo appassionati
di ogni discussione.
Persino in parlamento
c'è un'aria incandescente
si scannano su tutto
e poi non cambia niente.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Mi scusi Presidente
dovete convenire
che i limiti che abbiamo
ce li dobbiamo dire.
Ma a parte il disfattismo
noi siamo quel che siamo
e abbiamo anche un passato
che non dimentichiamo.
Mi scusi Presidente
ma forse noi italiani
per gli altri siamo solo
spaghetti e mandolini.
Allora qui m'incazzo
son fiero e me ne vanto
gli sbatto sulla faccia
cos'è il Rinascimento.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Questo bel Paese
forse è poco saggio
ha le idee confuse
ma se fossi nato in altri luoghi
poteva andarmi peggio.

Mi scusi Presidente
ormai ne ho dette tante
c'è un'altra osservazione
che credo sia importante.
Rispetto agli stranieri
noi ci crediamo meno
ma forse abbiam capito
che il mondo è un teatrino.
Mi scusi Presidente
lo so che non gioite
se il grido "Italia, Italia"
c'è solo alle partite.
Ma un po' per non morire
o forse un po' per celia
abbiam fatto l'Europa
facciamo anche l'Italia.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono.

Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo
per fortuna o purtroppo
per fortuna
per fortuna lo sono.

(1) http://www.video.mediaset.it/video/iene/puntata/215691/nobile-i-politici-e-lunita-ditalia.html


Vincenzo Donvito, presidente Aduc
Alessandro Gallucci, legale Aduc


COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
Associazione per i diritti degli utenti e consumatori
URL: http://www.aduc.it – Email: aduc@aduc.it
Tel.055290606
Ufficio stampa: Tel.055291408

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