domenica 13 marzo 2011

FERRAIOLI : LO STATO CHE VORREI E' AL SERVIZIO DEI CITTADINI

La Spezia,lì 13 Marzo 2011
 
Spettabile Redazione,
di seguito un breve nota con un mio pensiero sullo Stato.
Nel ringraziarVi per la Vostra gentile attenzione colgo 
l'occasione per salutarVi cordialmente.
Maurizio Ferraioli
Tel.329-8256232 
 
 
COMUNICATO STAMPA
 

FERRAIOLI : LO STATO CHE VORREI E' AL SERVIZIO DEI CITTADINI


Da quando è sceso in campo il signor Silvio Berlusconi ci troviamo di fronte ad un sistema portato all'estrema gestione di un'azienda. Un imprenditore che svolge tale funzione in maniera corretta ricerca con ogni mezzo di raggiungere il profitto ma non sottovaluta mai che tale gestione deve tenere conto, pur nell'oculatezza, del personale. Tenendo conto dei propri collaboratori bisogna considerare che è un valore aggiunto la professionalizzazione degli stessi, il suo benessere fisico ed il suo benessere morale. I corsi di aggiornamento, la tutela dell'ambiente di lavoro ed i benefit sono importanti per aumentare la redditività dell'azienda ed in periodi di crisi, quando i profitti sono quasi azzerati, consentono di puntare alla sua crescita ed a trovarla pronta e produttiva alla fine del tunnel. Ciò non accade con l'attuale Governo che al contrario offre continuamente la sensazione e la certezza di amministrare l'azienda Stato con tagli orizzontali che non tengono conto del benessere e della professionalizzazione del personale ma solo del profitto ad ogni costo. La differenza fra questa forma di estremismo speculativo che intravede nei tagli l'unica politica da porre in essere si differenzia dall'oculatezza che al contrario si rende necessaria e si pone come un ottimizzazione dei costi razionalizzando gli sprechi ma non diminuendo le risorse a beneficio del personale che assume sempre più la figura di socio e condivisore di un obiettivo comune. La differenza è quella di dipendenti da sfruttare, quella attuale, a collaboratori da valorizzare ed all'estremo nella politica attuale da sudditi a Cittadini consapevoli. La mentalità dello speculatore portata alla politica rende lo Stato una sola e triste operazione di bilancio dove ogni taglio è propedeutico ad un risanamento, risanamento che resta effimero e momentaneo ma non porta benefici reali ma al contrario schiaccia l'economia sempre più fatta da Donne ed Uomini soggiogati da un padrone. La condivisione legata ad un miglioramento della società dovrebbe trovare lo Stato al servizio dei Cittadini e non stratega di vessazioni che non inducono a vedere vie d'uscita ma solo apparenti soluzioni di momentanea sopravvivenza. Il dipendente dello Stato quando dice "sono in servizio a ...." pone l'accento su un concetto sacrosanto quello di uno Stato al servizio dei Cittadini e nobilita quel concetto di lavoro distaccandolo dal solo scopo del raggiungimento della busta paga a fine mese. Lo Stato ed il suo esecutivo dovrebbero coniugare quei sentimenti di oculatezza nell'utilizzo delle risorse pubbliche senza tralasciare il benessere dei cittadini. Benessere che deve ritrovarsi nella Sanità, nell'Istruzione, nella Ricerca, nel Lavoro, nella Casa, nel Credito ed in tutte quelle voci che devono essere di servizio per una corretta conduzione di vita dei Cittadini ed una sana gestione dello Stato.

Questo è il mio pensiero e credo, anzi sono certo, che finchè non invertiremo la rotta e ritroveremo tutti insieme quell'alto senso dello Stato, non più banalizzato ed utilizzato per scopi e benefici personali ma inteso come Ente Supremo al solo servizio dei Cittadini, sarà difficile ritrovare la Via verso una corretta interpretazione della nostra Costituzione.

La nostra Costituzione non limita l'attività e la libertà ad intraprendere ma cerca nei suoi articoli di limitare l'opera di chi vede nello Stato un mezzo da utilizzare per raggiungere scopi personali e non al "Servizio dei Cittadini"; rimescolarne alcuni concetti, cambiandone o sopprimendo alcuni articoli, non è certo la strada giusta ed ogni eventuale variazione deve tenere conto, in primis, della sua ricaduta su tutta la popolazione e non solo su una parte d'essa. Difendere la nostra Costituzione è un dovere di ogni Cittadino e tale difesa deve proseguire e diventare un lavoro straordinario svolto da tutti nell'interesse di tutti.

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