lunedì 7 febbraio 2011

L'arte diabolica che ancora esiste: la lavorazione del ferro

Già nell’antichità si credeva che la lavorazione dei metalli fosse opera del diavolo, dato l’immenso sforzo fisico che questa richiedeva. L’arte del ferro battuto è un’arte antica, risale infatti al lontano Medioevo, nel 1200 venivano infatti realizzati oggetti in ferro battuto di grande valore artistico e pregio.



L’arte del ferro battuto si è arricchita nel corso dei secoli successivi di nuovi spunti e di nuovi artisti che hanno trovato ispirazione dalle mode presenti nelle epoche in cui essi sono vissuti. Tra i più famosi e rinomati artisti del ferro di fama internazionale, si può certo ricordare Nicolò Grosso, detto il Caparra che verso la fine del 1400 ha realizzato le decorazioni del palazzo Strozzi a Firenze. La Toscana infatti è stata nel corso della storia un’importante fucina di artisti dell’arte della lavorazione di questo materiale.



Anche nel corso dei secoli successivi, i fabbri hanno potuto realizzate opere legate alle correnti artistiche in voga in quegli anni, basti pensare alle ampie volute e giochi di volumi del Barocco ma soprattutto alle preziose lavorazioni di foglie e fronzoli presenti nell’Art Nouveau e nel Liberty. A tal proposito si possono ricordare artisti nostrani come Alessandro Mazzucottelli e Giuseppe Caligaris. Successivamente alla seconda guerra mondiale invece, quest’arte antica viene un po’ dimenticata a favore di lavorazioni meno costose e impegnative. Molte botteghe hanno dovute ridimensionarsi e anche alcune sono scomparse, ma negli ultimi decenni c’è stata una ripresa con la ricoperta di oggetti e componenti di arredo di gran pregio come le camere da letto ferro battuto.



Nel corso del ‘900 sono sorti inoltre molti eventi legati al settore, ricordiamo la Biennale Europea d’Arte fabbrile che ha luogo ogni due anni nella città di Stia, alle porte di Firenze. Qui ogni due anni vengono presentate opere e manufatti prodotti attraverso la forgiatura del ferro. Nel 2009 si è svolta la XVIII edizione assieme al quarto campionato del mondo di forgiatura, oltre alla tradizionale mostra mercato e al Concorso Internazionale di Disegno e Progettazione. All’evento erano presenti ben 50 espositori e 200 fabbri che rappresentavano ben 20 nazioni diverse. Un appuntamento quindi che ha un carattere e richiamo internazionale e di lungo raggio e proprio quest’ultima edizione ha riscosso un buon riscontro sia da parte del mono della critica che dal pubblico stesso. A tal proposito vengono messi in esposizione nel corso della fiera e si possono anche osservare le forgiature ‘in diretta’ di oggetti di varie dimensioni dagli utensili a oggetti artistici a elementi di più grandi dimensioni. Ne sono un esempio le Inferriate ferro battuto , elementi e strutture in grado di dare un tocco di creatività e novità ad un componente della casa che non passa di certo inosservato.



L’arte del ferro e della forgiatura attira infatti molte persone, incuriosite dalla lavorazione del metallo, che nel corso dei secoli non ha subito variazioni, è una tradizione che vanta secoli di generazioni di artigiani e artisti del ferro. Aspettiamo quindi di vedere cosa ci proporrà la prossima Biennale che avrà luogo in questa cittadina proprio quest’anno (la prossima si svolgerà nel mese di Settembre con una durata normalmente di 4 giorni)



Articolo a cura di Elena Tondello

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