mercoledì 9 febbraio 2011

Affittopoli - Dichiarazioni di Achille Colombo Clerici in sede di intervista al GIORNALE, pubblicata in data 1 febbraio 2011

A s s o e d i l i z i a

Dichiarazioni di Achille Colombo Clerici presidente di Assoedilizia, Federlombarda Edilizia e vice presidente di Confedilizia al GIORNALE, in sede di intervista pubblicata il 1 febbraio 2011:


« Questa situazione e' una diretta eredita' della legge dell'equo canone, che rimase in vigore per quindici anni, dal 1978 al 1993 e delle leggi vincolistiche precedenti.

Quelle leggi crearono nella coscienza collettiva degli italiani una mentalita': quella che si potesse avere una casa pagandola meno del dovuto, anche senza essere indigenti.

E molti dei rapporti locativi attualmente assurti agli onori della cronaca risalgono, nella loro origine, proprio a quegli anni.

Quando subentrarono i patti in deroga prima e l'attuale legge sui contratti liberi ed agevolati,nel 1994, i proprietari privati impiegarono anni e fatica per riportare gradatamente i contratti in corso ad un livello economico piu' prossimo a quello di mercato: ed ancor oggi molti non vi son ancora pienamente riusciti.

Figuriamoci gli enti pubblici e parapubblici.


Sussistono dunque una situazione pregressa complessiva ed un condizionamento mentale che non possono non proiettare lunghe ombre anche sulle nuove trattavive.

Ma quelle leggi generarono anche una gestione parassitaria degli immobili pubblici e parapubblici: con amministratori che, trincerandosi dietro una legge che vincolava i locatori a livelli minimi di canoni locativi, ebbero buon giuoco nel favorire clientelismi e nel creare sacche di privilegio.

E' illuminante al proposito considerare che, quando a far tempo dal 1994 cadde l'equo canone, e quindi si offrirono ai proprietari possibilita' di adeguare i livelli di remunerativita' degli immobili ai valori di mercato, gli enti pubblici e parapubblici, invece di continuare ad affittare incrementado la redditivita', inspiegabilmente diedero inizio a massicce dismissioni delle proprieta'.

Da affittopoli a svendopoli.»

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