giovedì 13 gennaio 2011

Quibio.it: "Con l'obbligo dei biosacchetti ci guadagna l'ambiente, ma rischio speculazione"

Cari tutti, invio una interessante dichiarazione di Quibio.it, che aggiunge un nuovo e interessante punto di vista alla discussione sorta attorno all'obbligo di utilizzo delle shopper biodegradabili.
Per informazioni aggiuntive e richieste di interviste per approfondire l'argomento, sono a vostra disposizione ai contatti in coda.
A presto, Alessandro.
 

Quibio: "Con l'obbligo dei biosacchetti ci guadagna l'Ambiente, ma rischio speculazione"


Con l'obbligo di legge sull'utilizzo di sacchetti in bioplastica, il fondatore di Quibio.it Giuseppe Brau manifesta speranze e timori.
La norma, che comporta un lieve aumento di costo per gli esercenti, garantisce un'enorme riduzione dell'impatto ambientale, ma apre anche le porte alla speculazione: "Per tenere bassi i prezzi, c'è il rischio che molti sacchetti immessi nel mercato non siano completamente biodegradabili"


Quibio.it, da dieci anni impegnato nella diffusione di prodotti biodegradabili e compostabili alternativi a quelli in plastica, per bocca del suo fondatore Giuseppe Brau manifesta speranze e timori circa l'obbligo di utilizzo di sacchetti in bioplastica entrato in vigore dal 1 Gennaio 2011.

"L'entrata in vigore dell'obbligo all'utilizzo di sacchetti in plastica biodegradabile è una notizia molto positiva, prima di tutto per l'Ambiente. Con questa norma, che vede l'Italia diventare esempio per l'Unione Europea, saranno prodotte centinaia di migliaia di tonnellate di plastica in meno e l'impatto ambientale derivante avrà un brusco calo" ha dichiarato Giuseppe Brau.
"La polemica di questi giorni relativa all'aumento dei costi dei sacchetti deriva dalla concezione errata che molti esercenti hanno nei confronti della borsa in bioplastica: il sacchetto viene considerato come un prodotto da banco sul quale lucrare, e non come un modo per veicolare una nuova etica rispettosa dell'Ambiente. Il rischio speculazione, quindi, è particolarmente alto: non solo perchè il costo – rincarato – viene fatto ricadere sul consumatore, ma anche perchè, per tenere bassi i costi di produzione del sacchetto e massimizzare il guadagno della sua vendita, molti sacchetti potrebbero essere prodotti con una percentuale di plastica tradizionale all'interno. Ciò però, non li renderebbe più biodegradabili al 100% e quindi non compostabili" ha continuato il titolare di Quibio.it.
"Per non far correre ai nostri utenti questo rischio, stiamo predisponendo un documento che aiuterà il consumatore a riconoscere, con una semplice prova, un sacchetto interamente biodegradabile da uno in cui è presente una percentuale di plastica" ha terminato Brau.

Quibio.it, punto di riferimento per il settore del biodegradabile su Internet con oltre 500.000 visitatori unici all'anno, in dieci anni di attività ha evitato l'emissione di oltre 10.000 tonnellate di CO2 nell'atmosfera.
Per maggiori informazioni: www.quibio.it.


Ufficio stampa:
Press Play – Comunicazione e pubbliche relazioni
Alessandro Tibaldeschi | (+39) 333-6692430 | ale@agenziapressplay.it

Nessun commento:

Posta un commento