A s s o e d i l i z i a
Dichiarazione del presidente di Assoedilizia e vice presidente di Confedilizia Achille Colombo Clerici:
« La riforma del federalismo fiscale municipale si porta dietro il peccato originale dell'ICI. Una esenzione per l'abitazione in proprieta', realizzata un modo sbagliato : mediante abolizione diretta dell'obbligo, invece che
attraverso la detraibilita' dalle imposte erariali.
Quando venne abolita l'ICI per l'abitazione principale in proprieta', si creo' un vuoto nei bilanci comunali di circa 3 miliardi di euro ; vuoto che avrebbe dovuto esser colmato dallo Stato mediante trasferimenti compensativi.
Abbiamo visto poi con quale fatica lo Stato abbia provveduto, e come in parte sia venuto meno all'impegno.
Ora, con il federalismo fiscale municipale si va riducendo il ruolo del sistema dei trasferimenti statali ai Comuni, ma si ripropone e si perpetua con l'IMUP ( che sostanzia, come imposta immobiliare, l'autonomia impositiva dei comuni stessi) esattamente il sistema di prelievo proprio dell'ICI, con la sua lacuna a proposito dei contribuenti chiamati a concorrere alla formazione del gettito fiscale di competenza comunale ( sistema delle esenzioni e delle esclusioni dalle esenzioni ).
Ed allora sorge la preoccupazione che, dovendosi far quadrare i conti ( e le aliquote di quell'imposta giocheranno un ruolo fondamentale ) saranno chiamati a colmare il mancato gettito della prima casa i contribuenti che oggi pagano l'ICI ( case in affitto, seconde case, uffici, negozi, bar, magazzini, box non pertinenziali, botteghe artigiane, opifici industriali, alberghi,locande, cinema, aree fabbricabili,abitazioni ex rurali ) per i quali non ci sara' invarianza del prelievo fiscale .
-La seconda anomalia e' rappresentata dal fatto che, poiche' l'IMUP serve a finanziare i servizi comunali, in Italia ci saranno ben 18 milioni di famiglie su 24 milioni che questi servizi non li pagheranno o li pagheranno in modo molto ridotto.»
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