venerdì 14 gennaio 2011

[Comunicato AGICES] Il Piemonte taglia i fondi per il commercio equo e solidale

In allegato comunicato stampa completo

-      Dichiarazioni del presidente AGICES

-      Dati relativi all’impatto delle leggi equosolidali

-      Dati relativi allo stato del commercio equo in Piemonte

Per interviste e informazioni

Ufficio stampa AGICES

Ombretta Sparacino

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IL PIEMONTE TAGLIA I FONDI

PER IL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE

 

AGICES – L’ASSEMBLEA GENERALE DEL COMMERCIO EQUO E SOLIDALE ESPRIME RAMMARICO E AUSPICA CHE IN FUTURO LA REGIONE RICONSIDERI L’IMPORTANZA DEL SOSTEGNO ALL’ECONOMIA SOLIDALE E AL CONSUMO RESPONSABILE 

 

Roma, 14 gennaio 2010 - Mentre aumentano le Regioni italiane impegnate sul fronte del commercio equo e solidale, il Piemonte fa un ulteriore e deciso passo indietro, azzerando i fondi previsti per il commercio equo e solidale dalla Legge regionale N°26 del 2009. Questo provvedimento è già stato vittima la scorsa estate dei tagli della nuova Giunta, che aveva dichiarato di voler ridurre lo stanziamento da 350.000 euro previsti a 30.000. Oggi gli uffici della Regione comunicano che nel Bilancio 2011 non sono previsti fondi per questa voce di spesa.

 

AGICES – l’Assemblea Generale Italiana del Commercio Equo e Solidale – esprime rammarico: questa notizia rappresenta un passo indietro nel processo di riconoscimento da parte delle Istituzioni del commercio equo e solidale e delle organizzazioni che sul territorio operano per la diffusione di questa forma di economia alternativa e per la sensibilizzazione dei cittadini al consumo responsabile

 

“È poco sensato – dichiara il Presidente AGICES Alessandro Franceschini – che una Regione vari una legge che poi non viene finanziata e che quindi perde ogni efficacia a livello operativo. Auspichiamo che in futuro il commercio equo e solidale anche in Piemonte, come avviene in altre Regioni, rientri a pieno nella strategia di sostegno alla cooperazione internazionale e di valorizzazione dei consumi sostenibili. Proprio nei momenti di crisi economica è infatti ancora più strategico investire in iniziative che nascono dal basso, da un grande movimento di cittadini, consumatori e volontari che operano ogni giorno per un miglioramento delle regole dell’economia internazionale proprio a partire dagli acquisti di tutti i giorni”.

 


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AGICES
Storia, criteri e sistema di monitoraggio
 

AGICES è l’associazione di categoria delle organizzazioni di Commercio Equo e Solidale italiane. Rappresenta nel Paese, nella società civile, con i media e le istituzioni locali e nazionali le esperienze e la cultura dei suoi Soci: organizzazioni non profit e Botteghe del Mondo che promuovono i prodotti e i principi di un’economia di giustizia. Nel 1999, con la stesura della Carta Italiana dei Criteri del Commercio Equo e Solidale è cominciato un percorso che ha portato AGICES, che ne è oggi depositaria, a definire i propri valori e principi. Costituitasi formalmente come Associazione nel maggio 2003 AGICES “nasce dalla volontà di cooperazione delle organizzazioni italiane no-profit” impegnate nel commercio equo e solidale ed ha come obiettivi la promozione e la tutela del commercio equo come definito e descritto dalla Carta Italiana dei Criteri.

 

AGICES ha fra i suoi scopi quello di gestire il Registro Italiano delle Organizzazioni di Commercio Equo e Solidale attraverso l’individuazione di standard ed indicatori oggettivi, concreti e verificabili, che rappresentano la trasposizione operativa dei principi generali contenuti nella Carta dei Criteri. Le organizzazioni iscritte al Registro vengono monitorate in base a un sistema articolato e complesso che nel 2009 ha ricevuto la certificazione dall’autorevole ente ICEA di Bologna (Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale).

 

www.agices.org

 

 

 

 

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