giovedì 18 novembre 2010

comunicato stampa

Gentili redazioni,
invio comunicato stampa, inserito nel testo dell'e-mail e allegato in formato.doc
ringraziandovi anticipatamente per quanto potrete fare
 
cordiali saluti
cristina schembri
 
 

sabato 27 novembre ore 17

Paolo Nori

presenterà "I malcontenti" (Einaudi 2010)

Teatro Il Sipario Strappato


Sabato 27 novembre alle ore 17 al teatro "Il Sipario Strappato" di Arenzano sarà ospite Paolo Nori per presentare il suo ultimo libro "I malcontenti" edito da Einaudi nel 2010.

Il teatro inaugura in questo modo un nuovo ciclo di appuntamenti dedicato alla presentazione di libri che si affianca al cartellone della stagione teatrale.

In accordo con la filosofia esposta nel manifesto per la nascita del teatro arenzanese diretto da Lazzaro Calcagno, questo luogo si propone come punto di incontro per la comunità con l'intento di rieducare al bello, per riconoscerlo e difenderlo.

Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Teatro Il Sipario Strappato - via Terralba, 79 - 16011 Arenzano (Genova) tel.010 9123042

Il libro (dal sito www.einaudi.it):

«Ecco, intanto che scrivevo I malcontenti mi è venuto da pensare che io stavo cercando di raccontare la storia della relazione tra due quasi trentenni che provano a entrare, come si dice, nel mondo, e che questo tentativo, che ha a che fare con un festival strampalato, viene raccontato da uno che abita sotto di loro, uno che di questo tentativo vede in un certo senso solo i riflessi, i raggi che partono da quell'appartamento e arrivano fino a lui in forma di suoni, confessioni, reticenze e richieste d'aiuto. E m'è tornata in mente la scena centrale di un film di Lubitsch, che è una scena in cui il protagonista maschile, innamorato di una donna misteriosamente scomparsa, invitato a pranzo da un amico, scopre che la moglie del suo amico è la donna di cui lui è innamorato. Questo pranzo viene raccontato da Lubitsch senza riprendere i protagonisti né la sala da pranzo: viene raccontato dalla cucina, in modo perfettamente esaustivo, attraverso i commenti di cuoco, cameriere e maggiordomo sullo stato in cui tornano indietro le varie pietanze, e lo spettatore ha l'impressione di essere davanti a un triplo salto mortale molto ben eseguito. Ecco, intanto che scrivevo I malcontenti mi è venuto da pensare che la relazione tra Nina e Giovanni, a esser capaci, bisognava raccontarla come quel pranzo di Lubitsch. Il mondo in cui si muovono Nina, Giovanni e gli altri personaggi che ci son nel romanzo è un mondo stranissimo, un mondo nel quale il compito di chi ha meno di quarantacinque anni non è di contribuire a un perfezionamento del mondo stesso, né (ci mancherebbe) a un ribaltamento o a un qualsivoglia cambiamento di rotta. In questo mondo, quello che da venticinque anni si chiede a chi a questo mondo si affaccia, è di mettersi lì e di non rompere troppo i maroni. E loro, bravissimi, si mettono lì e non rompono troppo i maroni». P.N.
Paolo Nori (Parma 1963) ha pubblicato Le cose non sono le cose (Fernandel 1999, DeriveApprodi 2009), Bassotuba non c'è (DeriveApprodi 1999, Einaudi 2000, Feltrinelli 2009), Spinoza (Einaudi 2000), Diavoli (Einaudi 2001), Grandi ustionati (Einaudi 2001), Si chiama Francesca, questo romanzo (Einaudi 2002), Gli scarti (Feltrinelli, 2003), Pancetta (Feltrinelli, 2004), Ente nazionale della cinematografia popolare (Feltrinelli, 2005) I quattro cani di Pavlov (Bompiani, 2006), Noi la farem vendetta (Feltrinelli, 2006), La vergogna delle scarpe nuove (Bompiani, 2007), Siam poi gente delicata (Laterza, 2007), Mi compro una Gilera (Feltrinelli, 2008), Pubblici discorsi (Quodlibet, 2008), Baltica 9 (Laterza 2008 - con Daniele Benati), I malcontenti (Einaudi 2010).
Ha tradotto e curato l'antologia degli scritti di Daniil Charms Disastri (Einaudi), l'edizione dei classici di Feltrinelli di Un eroe dei nostri tempi di Lermontov, delle Umili prose di Puškin e delle Anime morte di Gogol', l'antologia di Velimir Chlebnikov 47 poesie facili e una difficile (Quodlibet) e è autore, insieme a Marco Raffaini, di una Storia della Russia e dell'Italia (Fernandel, 2003).
Ha curato il numero di Panta Emilia fisica (Bompiani, 2006), è tra i redattori del settemestrale di letteratura comparata al nulla L'accalappiacani (DeriveApprodi, 2008).
Ha scritto e interpretato la commedia Lunga, la strada, per la regia di Gigi Dall'Aglio (2007), nonché diversi spettacoli fondati sulla lettura (uno dei quali Learco, con Fabio Bonvicini, è diventato un cd audio per Luca Sossella editore, 2003), che sono andati in scena in diversi teatri italiani dal Teatro Argentina di Roma (con I Bogoncelli), al teatro Mercadante di Napoli (Lunga, la strada), al teatro Valli di Reggio Emilia (Quel canchero di Majakovskij, con Umberto Petrin), alle Papesse di Siena (Musica adeguata, con Marco Raffaini), al festival GNAM di Parma (I libri devono essere magri, con Giuliano Della Casa).

 
 

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