giovedì 25 novembre 2010

5.XII - Il Jazz incontra Björk - Aperitivo in Concerto


COMUNICATO STAMPA

 "Aperitivo in Concerto" 2010-2011

TEATRO MANZONI


PRIMA EUROPEA

UNICA DATA ITALIANA

 

Domenica 5 dicembre 2010 ore 11.00 

IL JAZZ INCONTRA BJÖRK


TRAVIS SULLIVAN & THE BJÖRKESTRA

Very Special Guest: 

DAVE DOUGLAS

SHAYNA STEELE


 

tromba

Dave Douglas

voce

Shayna Steele

 sassofoni

Travis Sullivan, Dave Pietro, Sean Nowell, Steve Welsh, Lauren Sevian

 trombe

Kevin Bryan, Dave Smith, Ravi Best

 tromboni

Ryan Keberle, Alan Ferber, James Hirschfeld, Max Seigel

 pianoforte

Dave Cook

 contrabbasso, basso elettrico

Yoshi Waki

 batteria

Joe Abba

 laptop

Ian Cook 


Domenica 5 dicembre 2010, alle ore 11.00 al Teatro Manzoni 

"Aperitivo in Concerto" 

presenta per la prima volta in Europa e in Italia una fra le più affascinanti formazioni orchestrali sulla scena americana e internazionale: Travis Sullivan & The BjörkestraAd affiancare questo eccezionale organico, uno fra i protagonisti del jazz contemporaneo, il trombettista Dave Douglasdi recente applaudito al Teatro Manzoni in occasione della ormai celebrata Masada Marathon guidata da John Zorn, insieme con la cantante Shayna Steele, straordinaria virtuosa, grande star di Broadway, applauditissima per la sua interpretazione nel celebre musical di Broadway "Rent", che rielaborava in chiave attuale la vicenda della Bohème di Puccini, e voce indimenticabile a fianco di Moby, di cui caratterizza in modo indelebile il celebrato album "Hotel".

 

Autori e interpreti come Miles Davis e Herbie Hancock hanno saputo fare miracoli con pagine di Michael Jackson, Cindy Lauper o dei Nirvana, ma il progetto dell'eccellente contraltista e band leader americano Travis Sullivan (di cui si ricordano le collaborazioni con l'olandese Metropolitan Jazz Orchestra ed un eccellente volume di trascrizioni dedicato ad Eric Dolphy), a capo della The Björkestra, è diverso, meno estemporaneo e più organico. Egli articola un vero e proprio songbook non di un autore "classico", bensì di un'autrice ed interprete del tutto peculiare e innovativa, l'islandese Björk, artista in apparenza ben lontana dal jazz e dal mondo della musica improvvisata. Sullivan, grazie a sontuose orchestrazioni dal caleidoscopico assemblaggio di colori, sospinte da un nerbo ritmico altrimenti insospettabile nelle ombrose composizioni originali, trasforma il pop intellettuale della cantante islandese in un coacervo di ritmi. Una batteria incalzante e loop da dance-hall dettati da un laptop, sostengono i diciotto solisti di eccezionale valore, fra i quali spicca la voce  di Shayna Steele. Il segreto del successo di questa formazione orchestrale risiede proprio nella volontà di non copiare la musica di Björk, ma di interpretarla secondo una varietà di linguaggi e materiali: il risultato è una sorta di affascinante, coinvolgente e poetico sincretismo, in cui l'improvvisazione fa da collante ad un'apparentemente infinita varietà di spunti ed idee in cui ogni barriera fra generi viene abbattuta con gioioso senso creativo. Di particolare rilievo è inoltre la presenza solistica del grande trombettista Dave Douglas, che arricchirà la già ricchissima tavolozza orchestrale di questo brillantissimo e teatrale gruppo di creatori.



Biglietto € 12 + prevendita


Ridotto giovani € 8 + prevendita

alla cassa del Teatro – 02 7636901

Numero Verde 800-914350

circuito Ticketone + Call Center 892.101

 

Informazioni:

Teatro Manzoni

Via Manzoni, 42

20121 MILANO

tel.: 02 763690681/682

fax: 02 763690646

www.aperitivoinconcerto.com

www.teatromanzoni.it


Marco Ferullo

ufficio stampa

347 19 32 762 


Biografie


DAVE DOUGLAS

 

Nato nel 1963 a Montclair, New Jersey, Dave Douglas non è solo un trombettista dotato e personale, ma anche un musicista completo, compositore e leader originalissimo. Solista ferrato, discende stilisticamente sia dalla scuola boppistica che parte da Clifford Brown e passa per Booker Little, sia da Miles Davis, che sempre più sembra ispirarlo negli ultimi tempi, specie quello della prima svolta elettrica, a cavallo fra gli anni '60 e '70.
Douglas unisce alla profonda conoscenza della tradizione – ha suonato, giovanissimo, nella band di Horace Silver – una costante ricerca verso il "nuovo", che com'è noto ha preso oggi le strade più diverse. Questa scelta di campo l'ha portato ad incrociare i linguaggi musicali più disparati, dal klezmer al folk balcanico, dall'avanguardia più radicale alla sperimentazione elettronica, ma con i ritmi e le armonie del jazz sempre ben impressi nella mente. Ancor più importante dell'incontro con Silver, è stato quello con John Zorn, che l'ha chiamato a far parte dell'ormai leggendario quartetto "Masada", con Greg Cohen e Joey Baron, protagonista di innumerevoli tournée mondiali e dischi. Dopo aver collaborato con i gruppi di Myra Melford e Don Byron, il trombettista del New Jersey ha privilegiato sempre di più i propri progetti musicali, in verità piuttosto numerosi.
Se prezioso è stato il lavoro col Tiny Bell Trio – di cui esistono quattro album ufficiali – la consacrazione è forse avvenuta prima con il disco Sanctuary (1997), poi con «Soul on soul» (2000), a seguito del quale si sono moltiplicate le vittorie nei più prestigiosi referendum internazionali. Nel 2002 ha inoltre inciso alla testa di uno splendido quintetto, comprendente Chris Potter e Uri Caine, il riuscito The Infinite, in cui ritorna a sonorità di stampo hard-bop, riprendendo soprattutto la musica del magnifico quintetto davisiano di fine anni '60. Difficile stabilire qual è la prima delle numerose doti del quarantenne trombettista americano, fra i pochi jazzisti oggi in grado di bilanciare l'eclettismo con la coerenza e l'originalità, riuscendo a metter d'accordo, caso più unico che raro, neo-bopper e cultori dell'avanguardia.

Douglas é indiscutibilmente il più prolifico e originale trombettista e compositore della sua generazione e continua a riscuotere successo e riconoscimenti di vario genere come trombettista, compositore e jazzista dell'anno dalle più disparate istituzioni come il New York Jazz Awards, la riviste specializzate Down BeatJazz TimesJazziz, e – fra le altre – anche l'Associazione dei Critici di Jazz Italiani. Nel 2005, dopo sette dischi di successo pubblicati per Bluebird/RCA, Douglas ha lanciato la propria etichetta discografica, la Greenleaf Music. Attraverso la Greenleaf Music ha distribuito gli ultimi dischi del suo lungamente acclamato Quintetto, del sestetto elettronico Keystone, e di altri progetti.  Direttore artistico del Workshop in Jazz and Creative Music e del Festival of New Trumpet Music, oltre a guidare numerosi propri progetti (tra i quali Brass Ecstasy, Dave Douglas 3, un quartetto e un sestetto), Douglas collabora stabilmente con numerose formazioni e con artisti del calibro di Anthony Braxton, Don Byron, Joe Lovano, Miguel Zenon, Bill Frisell, Han Bennink e Misha Mengelberg.

 





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