giovedì 14 ottobre 2010

I detenuti del carcere di Saluzzo protestano per veder attuati dei percorsi di riabilitazione,ma ci sono solo 3 educatori sui 10 previsti in organico!

I detenuti del carcere di Saluzzo protestano per veder attuati dei percorsi di riabilitazione,ma ci sono solo 3 educatori sui 10 previsti in organico!

 

 

Il Consigliere Tullio Ponso andrà al carcere di Saluzzo
 
Carcere, richieste allo Stato da parte dei detenuti


Colpito dalle richieste degli ergastolani presenti nella struttura



Saluzzo - "colpito le ragioni della protesta attuata nel carcere di Saluzzo, dove venti ergastolani haMi hanno molto nno proclamato l'astensione dal cibo somministrato dalla direzione, in quanto non sono state evidenziate, come spesso succede, condizioni di sovraffollamento o di scarsa igiene bensì il fatto di essere costretti in cella senza fare nulla mentre la richiesta avanzata è quella di veder attuati dei percorsi di riabilitazione. In particolare, mi ha fatto riflettere una frase contenuta nell'appello dei detenuti: " Può uno Stato pretendere di insegnare la legalità quando costringe a vivere in condizioni illegali?". Questo quanto dichiarato dal consigliere regionale Tullio Ponso, che prosegue: " Certo, dalla politica non arrivano degli esempi edificanti, neppure per i detenuti. Ma proprio perché il mio partito è guidato da un personaggio come l'ex magistrato Di Pietro e annovera altri ex magistrati come Luigi De Magistris, attualmente parlamentare europeo, siamo a favore della certezza della pena e, al contempo, di processi che giungano a conclusione in tempi ragionevoli. Siamo contro il processo breve e le leggi ad personam, che tentano di evitare la giusta punizione per i politici che si macchiano di reati. Ma siamo anche convinti – prosegue Ponso - che il carcere deve rappresentare il punto di partenza di un processo riabilitativo che deve permettere, a chi ha sbagliato nei confronti della società, di espiare la colpa e, nel contempo, di uscire dall'esperienza del carcere cambiato in meglio. Penso, quindi, che le rivendicazioni dei detenuti di Saluzzo siano giuste anche se, da quanto ho letto, al Moranti sono già previste attività di vario genere, tra cui il laboratorio teatrale e alcuni corsi di formazione. Il prossimo 4 ottobre ho programmato una visita al carcere di Saluzzo, durante la quale cercherò di capire in che modo la Regione potrebbe rendersi utile per andare incontro alle richieste avanzate anche se, ovviamente, tutte le iniziative devono necessariamente essere esaminate dal ministero competente, quindi a livello statale. Certo è, protesta a parte, che anche a Saluzzo si devono registrare forti carenze nell'organico della polizia penitenziaria dato che a fronte dei 154 agenti per 430 reclusi ne servirebbero almeno altre trenta unità circa, così come gli educatori oggi 3 contro i 10 previsti dal Ministero. Mi rendo conto, perciò, che agenti e detenuti si trovano nella stessa barca ed entrambi, per ragioni diverse, ovviamente, attendono delle risposte dallo Stato, quello stesso Stato al quale i reclusi si rivolgono alla ricerca di condizioni di vita certamente migliori ma sicuramente più legali".














 

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