giovedì 14 ottobre 2010

Di Stanislao:interrogazione alla presidenza consiglio dei ministri e ad Alfano sull'assunzione dei 45 educatori idonei del concorso.

 Stanislao:interrogazione alla presidenza consiglio dei ministri e ad Alfano sull'assunzione dei 45 educatori idonei del concorso.

 

ATTI DI CONTROLLO


PRESIDENZA DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Interrogazioni a risposta scritta:


DI STANISLAO.

- Al Presidente del Consiglio dei ministri, al Ministro della giustizia.

- Per sapere

- premesso che:


esiste una graduatoria, ancora vigente, relativa ad concorso pubblico per esami a 397 posti nel profilo professionale di educatore, Area C, posizione economica C1, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 30 del 16 aprile 2004, indetto con PDG 21 novembre 2003. Dopo ben quattro anni di procedura concorsuale, il 15 dicembre 2008 nel bollettino ufficiale del Ministero della giustizia n. 23, viene pubblicata la graduatoria ufficiale definitiva del suddetto concorso. Solo nel bollettino ufficiale del Ministero della giustizia n. 12 del 30 giugno 2009 viene avviata la procedura di assunzione soltanto dei primi 86 vincitori del suddetto concorso a cui seguirono altre 16 vincitori, come da bollettino ufficiale n. 16 del 31 agosto 2009. Infine, il 12 aprile del 2010 è avvenuta l'assunzione dell'ultima tranche rimanente, ovvero dei restanti 295 vincitori;

in tale data, con qualche aggiunta successiva, sono emerse ben 45 rinunce tra i vincitori che immediatamente avrebbero potuto essere coperte tramite scorrimento della vigente graduatoria ed in data 24 maggio 2010, tramite comunicazione scritta, il Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria (DAP) ha invitato gli idonei utilmente collocati, a redigere in ordine di preferenza, un fax contenente le sedi rimaste vacanti dalle rinunce. Da quel momento non si hanno più notizie circa l'assunzione di questi 45 idonei per la quale gli uffici competenti del DAP non hanno nessuna risposta in merito ai tempi di assunzione;

risulta che presso l'ufficio concorsi del DAP, le sedi rimaste vacanti dalle rinunce del 12 aprile 2010 sono già state assegnate ai 45 educatori anzidetti e che i decreti di assunzione di questi ultimi non possono essere emessi in quanto si attende il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri per la riduzione delle piante organiche, come previsto dalle recenti leggi;

per l'assunzione dei 45 educatori non deve essere stanziato neanche un euro in più rispetto a quanto già fatto in occasione dell'assunzione dei 295 vincitori suddetti, dato che questi 45 educatori idonei subentrano per rinuncia e quindi praticamente facenti parte di un provvedimento già precedentemente autorizzato (con le assunzioni del 12 aprile 2010);

si segnala anche che non assumendo questi 45 educatori entro il 2010, gli stanziamenti economici anzidetti verranno persi e che la graduatoria cesserà di avere validità proprio nel 2011;

la sezione di controllo sulla gestione delle Amministrazioni dello Stato in adunanza

congiunta dei collegi I e II del 13 luglio 2010 della Corte dei Conti con deliberazione 19/2010/G dichiara che «tale accelerazione nella realizzazione di nuove strutture penitenziarie non possa andare disgiunta da altre misure necessarie per il loro funzionamento, che attengono alla sfera del personale addetto, se è vero quanto sostenuto da parte sindacale circa la grave carenza del personale stesso»; nelle considerazioni conclusive, nel descrivere gli incombenti alla lettera b) richiede testualmente che venga eseguito «accertamento della consistenza numerica del personale effettivamente addetto e della sua inadeguatezza in rapporto al numero dei detenuti»;

l'elevatissimo numero di detenuti non ha un corrispondente aumento del numero degli educatori, cosicché il rapporto detenuti/educatori risulta sempre più alto, come emerso da uno studio condotto da Carcere Possibile Onlus, secondo cui, ad oggi il rapporto educatore/detenuto è di circa 1 a 1000;

questa ormai insostenibile e inaccettabile discrasia comporta che ad ogni educatore spetta l'osservazione di un numero di reclusi troppo elevato con la conseguenza di poter dedicare una quantità di tempo ed attenzione via via inferiore ad ognuno di essi;

il risultato è che non sempre è possibile per il personale portare a termine le relazioni osservative che costituiscono parte integrante del percorso carcerario dei singoli individui e che sono necessarie per potere inoltrare istanze di affidamento o richieste di detenzione domiciliare -:

se non si intenda fornire informazioni in merito allo stato del procedimento per l'emanazione del sopraccitato decreto del Presidente del Consiglio dei ministri;

se il Governo non intenda assumere iniziative per rimuovere il blocco delle assunzioni e la ulteriore riduzione del 10 per cento delle piante organiche del comparto civile del DAP, come invece previsto dal decreto-legge n. 194 del 2009.

(4-08811)

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