mercoledì 20 ottobre 2010

CONSIGLI PRATICI E PRATICABILI NELLO SVEZZAMENTO

 

Il termine divezzamento indica il passaggio per il bambino dall'abitudine ad alimentarsi esclusivamente al seno materno all'esperienza di assumere alimenti solidi e liquidi con modalità diverse dalla suzione. In questo periodo della vita del bambino, il latte cessa di essere l'alimento esclusivo della dieta, venendo gradualmente integrato e sostituito. La fase del divezzamento rappresenta quindi un delicato momento di transizione per il bambino che deve gradualmente adeguarsi ad un nuovo tipo di alimentazione. Tale periodo è influenzato da fattori culturali, sociali, etnici, psicologici ed ambientali


"Come suggerito dalla Società Europea di Gastroenterologia, Epatologia e Nutrizione Pediatrica (ESPGHAN), dopo il sesto mese di vita l'allattamento materno esclusivo può essere inadeguato negli apporti di zinco, ferro e proteine" sottolinea il prof. Claudio Maffeis, Responsabile dell'Unità di Nutrizione Clinica ed Obesità, Centro Regionale Diabetologia Pediatrica, Dipartimento di Scienze della Vita e della Riproduzione di Verona, al Congresso Nutrizione e Metabolismo nel Bambino e nell'adolescente. Tuttavia il latte materno che fornisce quantità elevate di importanti fattori nutritivi e protettivi (immunologici, trofici, enzimatici) e contribuisce a mantenere ottimale l'apporto proteico evitandone un eccesso, va quindi integrato, non sostituito.

In generale, la composizione della prima pappa varia in funzione del tipo di allattamento:

  • Bambino allattato al seno: dopo il 6° mese è consigliabile sostituire un pasto di latte materno (il 2° oppure il 3°) con una pappa a base di brodo vegetale (di patata, carota e zucchina) con aggiunta di cereali (crema di riso, mais, tapioca, semolino), un cucchiaio di olio d'oliva, e liofilizzato di carne (10 grammi) oppure omogeneizzato (50 grammi).

  • Bambino allattato artificialmente: considerato che il latte artificiale fornisce una quota maggiore di proteine e di ferro rispetto al latte materno, la pappa che è sostanzialmente sovrapponibile a quella per il bambino allattato al seno, dovrebbe però contenere una quota minore di liofilizzato o omogeneizzato di carne.


Ma nel calcolo del pediatra che valuta la dieta complessiva di un bambino vanno effettuate diverse, importanti considerazioni, come spiega il professor Maffeis: "gli attuali LARN indicano valori di riferimento per ciò che riguarda calorie e proteine ma non offrono indicazioni precise sulle quantità ideali di grassi o carboidrati da inserire nella dieta. Inoltre bisogna pensare che un bambino di sei mesi ha esigenze nutrizionali diverse da quelle di uno di 10, anche in funzione del fatto che comincia a gattonare o camminare e quindi ha un maggior fabbisogno di carboidrati per l'accresciuto metabolismo muscolare. La misurazione dei macronutrienti quindi deve essere effettuata in funzione dei pasti consumati nell'intera giornata e in senso ancora più ampio, dell'intera settimana, è quella che gli esperti cominciano a chiamare 'nutritional week'."


Il latte resta l'alimento fondamentale della dieta anche durante lo svezzamento.

In assenza del latte materno, il latte di proseguimento è il più indicato per una dieta in fase di diversificazione. Il latte di proseguimento è formulato secondo le indicazioni dell' ESPGHAN, che ne raccomanda l'utilizzo giornaliero di almeno 500 millilitri al giorno.

Rispetto al latte vaccino (consigliato dagli esperti solo dopo il primo anno di vita), il latte di proseguimento, da utilizzare a partire dal 6° mese compiuto, presenta alcune importanti differenze: ha un contenuto di proteine molto più equilibrato, in linea con i fabbisogni di questo periodo di crescita, è più ricco di acidi grassi essenziali e di vitamine (che scarseggiano, invece, in quello vaccino) e ha un diverso apporto di sali minerali oltre ad essere arricchito di ferro.

Il bambino non è un adulto in miniatura, ma un essere con peculiarità particolari, la cui salute futura dipende anche da quello che mangia da piccolo. Per questo la sicurezza degli alimenti per l'infanzia, alimenti adeguati e pensati a misura di bambino, è andata acquistando un rilievo sempre maggiore in termini di qualità e quantità.

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