giovedì 28 ottobre 2010

Bari, Pinacoteca Provinciale "Corrado Giaquinto" IL TINTORETTO RITROVATO

 

IL TINTORETTO RITROVATO

Storia, Arte, Restauro

 

Bari, Pinacoteca Provinciale "Corrado Giaquinto"

 

Sabato 16 ottobre 2010 è stato presentato al pubblico il restauro dell'opera raffigurante San Rocco e gli appestati di Tintoretto e il volume (ed. Marsilio, Venezia 2010), che lo illustra.

Preceduto una conversazione di Giandomenico Romanelli direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia sul tema Tintoretto e la Scuola Grande di San Rocco a Venezia

 

Sono stati presentati, il restauro del dipinto di Tintoretto San Rocco e gli appestati, effettuato tra giugno 2009 e giugno 2010, e il volume Il Tintoretto ritrovato. Storia, arte, restauro, a cura di Clara Gelao, Marsilio Editore,Venezia 2010, che, attraverso gli interventi della stessa curatrice, di Gabriella Bozzi, di Alessandro Monno, di Inez D. van der Werf, di Rocco Laviano e di Luigia Sabbatini, dà conto non solo delle operazioni di restauro – che si sono svolte sotto l'alta sorveglianza della Soprintendenza BSAE della Puglia – ma anche delle ricerche storiche e diagnostiche che le hanno accompagnate.

 

Ha presentato l'opera il prof. Giandomenico Romanelli, direttore della Fondazione Musei Civici di Venezia, con una conferenza, illustrata da immagini,  dedicata a: La Scuola Grande di San Rocco a Venezia, la cui decorazione costituisce il capolavoro dell'artista veneziano ed è legata anche tematicamente al nostro dipinto.

 

Il dipinto San Rocco e gli appestati,  conservato dal 1929 presso la Pinacoteca Provinciale di Bari, è l'unica opera dell'artista sopravvissuta in Puglia. Ritenuto da alcuni studiosi  eseguito dal maestro veneziano in collaborazione col figlio Domenico, alla luce del recentissimo restauro si è rivelato un dipinto assolutamente autografo, databile all'ottavo decennio del Cinquecento, e caratterizzato da una stupefacente cromia ricca di effetti luministici. La ricerca storica, che ha affiancato in parallelo il restauro, ha dato risultati non meno interessanti, che hanno potuto fornire una spiegazione plausibile alla firma e alla data (1593, e non 1595) apocrife apposte sulla tela, le quali in passato avevano fatto dubitare della sua piena autografia.

 

In occasione della presentazione del restauro del San Rocco e gli appestati del Tintoretto, è stata allestita presso la Pinacoteca Provinciale un'esposizione delle sostanze naturali impiegate dall'artista, identificate grazie a sofisticate indagini diagnostiche, che sarà possibile visitare sino al 20 novembre 2010.

L'esposizione è stata curata da Giulia Germinario, Maria Carmela Miccardi, Viria Rescina , collaboratrici del Museo di Scienze della Terra dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro".

I campioni di minerali utilizzati  nell'esposizione sono stati gentilmente prestati dal dipartimento Geomineralogico dell'Università degli Studi di Bari "Aldo Moro".

 

 

                                                                      L'iniziativa è stata supportata da

 

Con preghiera di pubblicazione. 

Grazie

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