giovedì 9 settembre 2010

Risoluzione Ue contro l'espulsione dei Rom dalla Francia

Risoluzione Ue contro l'espulsione dei Rom dalla Francia

L'Europa dice no alla linea anti-Rom di Sarkozy e contemporaneamente alle pericolose ideologie promosse dal ministero degli interni italiano. Gruppo EveryOne: "Abbiamo dialogato con le Istituzioni europee fin dall'inizio della deriva antizigana che la Francia ha 'importato' dall'Italia: questa Risoluzione è un successo che appartiene anche a noi e alla rete di Ong che si oppongono al rigurgito di xenofobia e ai programmi di pulizia etnica, a partire dagli amici de La Voix des Rroms". L'Unione europea accoglie il testo presentato dal centrosinistra, approvato con 337 voti a favore, 245 contro e 51 astensioni. Il documento chiede "l'immediata interruzione di tutte le espulsioni".
Strasburgo, 9 settembre 2010. "Ci abbiamo creduto, abbiamo dimostrato l'illegittimità delle espulsioni e delle deportazioni di fronte alle leggi francesi ed europee, abbiamo lavorato in sinergia con gli attivisti Rom di tutto il continente e con le Ong più coraggiose e attive in un campo delicato dei diritti civili, a partire da La Voix des Rroms: alla fine l'Unione europea ci ha ascoltati e non ha ceduto alla seduzione dell'intolleranza, di cui purtroppo l'Italia è oggi il portabandiera. Abbiamo raggiunto un'altra tappa, abbiamo toccato un'altra stazione di questa dolorosa via crucis che ci auguriamo possa condurre presto l'Ue a veri programmi di integrazione e al riconoscimento dei diritti del popolo Rom". Lo affermano i co-presidenti del Gruppo EveryOne dopo aver appreso la decisione del Parlamento europeo, che ha adottato la risoluzione sui Rom diametralmente contraria alle politiche francesi di espulsione dei Rom, presentata dal centrosinistra con 337 voti a favore contro 245 e 51 astensioni. La risoluzione sottolinea una "grande preoccupazione per le misure di espulsione prese dalle autorità francesi e di altri paesi nei confronti dei Rom e sollecita tali autorità all'immediata sospensione di tutte le espulsioni e per la retorica incendiaria e discriminatoria che ha caratterizzato il dibattito politico durante i rimpatri dei Rom, che ha dato credibilità a dichiarazioni razziste e azioni dei gruppi dell'estrema destra". L'Europarlamento rammenta a tutti gli stati uno dei punti più volte ribaditi da EveryOne nel suo dialogo con le Istituzioni continentali ovvero che "le espulsioni di massa sono vietate dalla Carta dei Diritti Fondamentali e dalla Convenzione europea per la protezione dei diritti umani e delle Libertà fondamentali, quindi tali misure sono in violazione dei trattati e delle leggi della Ue, visto che costituiscono una discriminazione su base razziale ed etnica che viola la direttiva sulla libertà di libera circolazione". La Risoluzione stigmatizza anche la raccolta delle impronte digitali dei Rom allontanati e esprime un giudizio critico verso la "tardiva e limitata risposta della Commissione in qualità di garante dei Trattati, con la funzione di verificare la rispondenza delle azioni degli stati membri alle leggi fondamentali dell'Ue, in particolare alle Direttive sulla non-discriminazione, sulla libertà di movimento e sul diritto di protezione dei dati personali".

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