mercoledì 15 settembre 2010

Commissione Ue porti la Francia davanti alla Corte di Giustizia

Commissione Ue porti la Francia davanti alla Corte di Giustizia

Violazioni contro il popolo Rom in Francia. Gruppo EveryOne: "La Commissione europea porti il Governo francese di fronte alla Corte di Giustizia"

Milano, 15 settembre 2010. Dopo la serie di misure di sgombero dei campi Rom di fortuna, senza rispetto per bambini, donne incinte, malati e persone emarginate - e in spregio della Direttive Ue 2000/43/CE e 2004/38/CE, della Carta dei Diritti Fondamentali nell'Unione europea, nonché delle Convenzioni e Dichiarazioni internazionali che tutelano i diritti dell'individuo, del fanciullo e dei popoli -; dopo le espulsioni che il Governo francese ha attuato cercando di farle passare per rimpatri volontari, sulla base di una strategia già utilizzata in Italia e documentata da rapporti del Gruppo EveryOne e di altre organizzazioni umanitarie; dopo la risposta sprezzante e arrogante nei confronti degli ammonimenti di Commissione europea, Parlamento europeo, Nazioni Unite, Stato del Vaticano e associazioni internazionali per i Diritti Umani, ora il Ministero degli Affari Interni francese ha diramato alle prefetture e alle questure del Paese una circolare in cui si ordina alle autorità di perseguire i Rom quale obiettivo etnico, finalizzando tale rastrellamento a nuove espulsioni. In Francia, inoltre, si sta diffondendo una cultura xenofoba e antizigana, mentre si verificano episodi di violenza e persecuzione delle comunità Rom e di fronte alle corti di giustizia si verificano verdetti di condanna su base etnica. Tutto questo sul modello italiano, il cui Ministro dell'Interno Roberto Maroni (Lega Nord) ha più volte dichiarato guerra ai Rom e alla loro "illegalità" nel permanere su suolo nazionale, attuando, in concerto con autorità di forza pubblica e istituzioni ed enti locali, sgomberi ed espulsioni iniqui, arresti per occupazioni abusive di suolo pubblico e privato e di stabili malmessi o abbandonati.
 
In seguito alla critica legittima avanzata da Viviane Reding, vicepresidente della Commissione europea, il Governo francese ha risposto con Toni di sfida, giustificando le proprie politiche razziali con motivazioni futili e faziose, arrivando a minacciare l'Unione europea con toni che ricordano la Germania di Hitler: "Non ci si deve rivolgere così a un grande Stato".
 
Considerato quanto sopra esposto, e il grado di inciviltà che sembra aver avvolto la Francia, in una cortina di razzismo e anti-europeismo, il Gruppo EveryOne, organizzazione internazionale per i Diritti Umani basata in Italia, che si occupa della tutela del popolo Rom e Sinti in Europa e in genere della salvaguardia delle minoranze nel mondo, chiede ufficialmente alla Commissione europea di riunire il collegio dei Commissari e, con coraggio e determinazione, in linea con i principi fondamentali ispiratori dell'Unione europea, di portare le violazioni perpetrate dal Governo francese all'attenzione della Corte di Giustizia europea.
 
Certi che la nostra proposta verrà esaminata e opportunamente considerata, rimanendo disponibili in ogni momento per integrare con documenti, rapporti e testimonianze quanto esposto, siamo a porgere i nostri più Cordiali Saluti.
 

Per il Gruppo EveryOne,

i Co-Presidenti Roberto Malini, Matteo Pegoraro, Dario Picciau

+39 393 4010237 :: + 39 334 3449180 :: +39 331 3585406

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Nella foto, José Manuel Barroso, Presidente dela Commissione europea




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