Studi recenti hanno dimostrato che parole tradotte dall' italiano all' inglese, per il nostro cervello, assumono un significato diverso. Analizzando infatti la risposta del cervello umano, possiamo accertare che il suono della stessa parola, tradotto, può generare "impulsi più o meno positivi" che conseguentemente possono permettere una migliore memorizzazione. Non tutti sanno che il nostro cervello riesce a memorizzare solo pensieri estremamente negativi o molto positivi, scartando di fatto tutto ciò che non ci provoca forti emozioni. Prediamo ad esempio la parola "Estate" e ora traduciamola letteralmente in inglese: "Summer". Per varie ragioni la nostra mente assimila summer a parole come festa, divertimento. La stessa parola Estate viene invece associata dal nostro cervello al sole, caldo, afa. Quindi per rafforzare questa sensazione positiva, di vacanza, viene associata a parole di città e regioni, unendola ad esempio a Toscana esce il binomio: "Tuscany Summer". Questa tecnica è sempre più spesso usata nel marketing informatico (e non solo) , digitando infatti "summer tuscany" sul principale motore di ricerca a livello mondiale chiamato Google, tra i primi risultati escono video, immagini e siti che trattano feste (beach party), concerti e vacanze al mare. Sembra proprio che i motori di ricerca pensiono come noi o meglio adattino i risultati seguendo quello che fa il nostro cervello: associare le parole a sensazioni, emozioni e quindi a contesti che scindono dal reale significato delle parole. In realtà questo riuscire ad interpretare ciò che pensiamo e ciò che desideriamo, usando addirittura parole tradotte in altre lingue fa sempre parte di un progetto molto più grande chiamato appunto marketing.
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