venerdì 13 agosto 2010

Esodo Ferragosto - Vacanze estive 2010 - Le presenze nelle citta' italiane. Assoedilizia Cescat- Centro studi Casa Ambiente e territorio.

A  S  S  O  E  D  I  L  I  Z  I  A

 CESCAT-Centro Studi Casa Ambiente e Territorio


  COMUNICATO STAMPA.

Previsioni del CESCAT-Centro Studi Casa Ambiente e Territorio di Assoedilizia, sulle presenze ad Agosto e a Ferragosto nelle maggiori città: Milano, Torino, Genova, la conurbazione Verona-Vicenza-Padova, Bologna, Firenze, Roma, Napoli, Bari, Palermo

FERRAGOSTO:  SEMPRE PIU' PRESENZE E SARACINESCHE ALZATE, MILANO IN TESTA

Il contributo degli immigrati alla vita delle città anche in questo periodo 

Milano, 13 agosto 2010 –

Anche alla vigilia di Ferragosto Milano è viva.

Negozi ed esercizi pubblici aperti  più 15% rispetto al 2009.

Si conferma così un trend in corso da tempo, che vede il capoluogo lombardo allinearsi rapidamente alle consuetudini agostane delle metropoli europee.

Lo stesso fenomeno investe, sia pure in misura minore, le altre grandi città italiane, cui il CESCAT ha aggiunto la conurbazione Verona-Vicenza-Padova.

Ecco le presenze previste per l'intero agosto (media tra i diversi periodi del mese) ed a Ferragosto:

Città - Media Agosto - Ferragosto


Milano 650.000 430.000

Torino 500.000. 290.000

Genova 360.000 230.000

Conurbazione VR-VC-PD 300.000 190.000

Bologna 190.000 120.000

Firenze 200.000 140.000

Roma* 1.600.000 1.000.000
Napoli* 770.000 450.000

Bari* 230.000 145.000

Palermo* 520.000 310.000

* Città con un pendolarismo per vacanza fuori porta più alto della media nazionale


MILANO

I milanesi oltre i 60 anni presenti in città sono 260.000 durante il mese e 210.000 a Ferragosto. 
Sempre secondo l'elaborazione del CESCAT-Assoedilizia, si calcola inoltre una presenza di alcune decine di migliaia di turisti, italiani e stranieri, nei giorni presi in considerazione.

In tutto agosto i turisti dovrebbero raggiungere le 300.000 unità, circa la metà di quelle registrate mediamente in altri mesi dell'anno che comprendono però il turismo d'affari.

Quale accoglienza la città sta offrendo ad abitanti ed ospiti nei giorni del "Natale laico estivo"?

I risultati sono positivi, confermando, come si è detto, una tendenza quasi costante in questi ultimi anni: una Milano agostana sempre  più viva e attiva: non solo in centro e lungo i grandi assi commerciali.

Le previsioni comunali parlano di circa 15.000 negozi aperti (la gran parte gestiti da extracomunitari), aperture scaglionate durante l'intero mese,  di cui 250 tra bar, ristoranti, gelaterie.

Assoedilizia ha effettuato giovedì 19 agosto un monitoraggio lungo le vie dello shopping e del turismo - Loreto, corso Buenos Aires, corso Venezia, Quadrilatero della Moda, San Babila, corso Vittorio Emanuele, Duomo, via Torino, via Orefici, piazza Cordusio, via Dante, Castello,corso Vercelli - aggiungendo via Padova ("rinnovata" con tanto di pista ciclabile) che, con via Sarpi ed altre zone ad alta concentrazione immigratoria, garantiscono servizi di ogni tipo, dagli alimentari al parrucchiere.

Sorpresa: il milanese corso Buenos Aires batte, per percentuale di saracinesche alzate, la multietnica via Padova.

Il flusso veicolare e pedonale, l'utilizzo dei mezzi pubblici, l'occupazione dei parcheggi, il numero di esercizi e negozi aperti, la presenza di bancarelle e chioschi nonché di mendicanti, ciclisti sui marciapiedi ed auto parcheggiate in doppia fila, rende la vita in centro molto simile a quella di ogni altro giorno estivo.

Mancano i 700.000 pendolari quotidiani, molto parzialmente sostituiti da comitive di turisti.

Profluvio di cartelli che annunciano saldi dal 30 all'80% di sconto.

Forze dell'ordine e vigili in evidenza.

Si registrano comunque lunghe file di saracinesche chiuse nella semiperiferia e in periferia (laddove sono meno presenti gli extracomunitari): ma i supermercati, tutti aperti, così come i musei, sembrano rispondere a sufficienza ai bisogni fisici e culturali dei cittadini.

In conclusione,  le abitudini dei milanesi sono mutate, o lo stesso trend investe, sia pure in misura più limitata, le altre città, almeno del centro-nord.

Progressivamente il periodo di vacanze si stempera nelle altre settimane e negli altri mesi dell'anno, come testimoniano, tra l'altro le abbronzature in  circolazione durante tutti i mesi estivi.

Come abbiamo ricordato, occorre considerare la presenza (non risultante nelle statistiche) degli irregolari, in continua crescita in questi anni e certamente non inclini ad andare in vacanza.

Bisognerebbe ragionare allora con riferimento a popolazioni ufficiose (ad esempio, a Milano almeno 1.400.000 abitanti).

Non ci si dimentichi però che la maggiore presenza in città è dovuta, oltreché al cambiamento dei costumi, anche all'impossibilità di partire per motivi economici: troppe tasche non contengono risorse per svaghi e vacanze. 

 

Comunicazione Assoedilizia

– giorn. Benito Sicchiero 348-7118649
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