martedì 20 luglio 2010

UN FILM SU DON PIERINO GELMINI

SBARRETTI RACCONTA LE VICENDE DI DON PIERINO, UN PERSONAGGIO SCOMODO ALLA CHIESA.
Dopo un anno di attesa, è finalmente tutto pronto per l'inizio delle riprese del film su Don Pierino Gelmini, fondatore della Comunità Incontro di Amelia.
Le riprese del film, scritto e diretto dal regista Andrea Sbarretti inizieranno a settembre.
"Sarà un film – svela Sbarretti – di grande atmosfera, suggestivo, con una gran dose di introspezione psicologica". Sarà quasi interamente girato all'interno della Comunità Incontro, come da accordi presi con Don Pierino stesso, che ha dato il nulla osta al regista ternano dopo aver visionato la sceneggiatura.
La vicenda ripercorrerà tutte le fasi più importanti della storia del sacerdote: dal 1963, anno esatto in cui iniziò tutta l'epopea di Don Pierino, passando per il 1979, anno di insediamento al Molino Silla di Amelia. La Comunità Incontro, con sedi in tutto il mondo, ha salvato circa 400.000 ragazzi dal tunnel della dipendenza della droga. Si parlerà inoltre del caso scoppiato nel 2007, quando Don Gelmini fu accusato da parte di alcuni ex tossicodipendenti, di abusi sessuali, fino ad arrivare ai giorni nostri, ed al rinvio a giudizio a marzo del prossimo anno, data del processo. Nel film saranno rappresentati molti personaggi della scena politica e non, che hanno caratterizzato la vicenda Don Pierino: da Berlusconi al Vescovo di Terni, Mons. Paglia: e poi Gasparri, Don Mazzi, Alessandro Meluzzi, Vittorio Feltri, i compianti Mons. Gualdrini e Mino D'Amato, i giudici di Terni.
Andrea Sbarretti, 37 anni, autore di 2 film, ha un metodo espressivo molto ricercato. La sua tecnica è studiata nei minimi dettagli; la regia, estremamente precisa ed ordinata, ricerca continuamente equilibrio dal punto di vista della composizione dell'immagine. In molti lo definiscono un genio cinematografico, un talento visionario, uno di cui sentiremo parlare in futuro. Dopo "Il muro del passato", film autoprodotto dal regista nel 2006, è di prossima uscita il suo secondo lungometraggio, "La sella del vento", girato l'anno scorso e che sarà nei cinema in autunno. "Raccontare la storia di Don Pierino – dice Sbarretti – è sempre stato un mio grosso desidero. Anni fa, avevo progettato di farne un documentario, molto più semplice da realizzare di un film. Poi, grazie all'esperienza di questi anni di lavoro, mi sono sentito maturo per riuscire a ricreare tutto da zero e quindi di puntare ad un'opera di finzione. La scintilla che ha fatto nascere il mio interesse verso questo personaggio, forse è scattata 15 anni fa, quando Don Pierino salvò un mio caro amico, finito nei guai in Thailandia".
 Sarà un Don Pierino grottesco a tratti ironico, duro, ma sicuramente vero. Anticonvenzionale e forse anche anticlericale. Non un prete, ma un sacerdote: il prete è solo un mestierante, quindi un mercenario senza fede. La religione è fatta dai preti, la fede in Dio è tutt'altra cosa.
 Andrea Sbarretti è continuamente alla ricerca di nuovi territori di esplorazione visivi. Una visione indipendente del cinema in cui le espressioni di creatività elaborano un nuovo linguaggio cinematografico. È un artigiano del cinema, uno che realizza realmente film, con la laboriosità di quei vecchi mastri di bottega in grado di sfornare dei piccoli capolavori. Da molti anni ormai, insieme a Doriano Morani (l'organizzatore generale), persegue il suo progetto di film a basso costo, reinventandosi un nuovo modo di costruire materialmente un prodotto cinematografico, appetibile sul mercato.  La cosa ancor più rilevante è che lo fa senza finanziamenti, senza appoggi di nessun genere, ma solo con le proprie forze. Ed in tempi in cui tutto transita attraverso la politica ed i suoi favoritismi, occorre prima o poi che qualcuno si accorga della dirompente forza di queste nuove emergenti professionalità. È da chiedersi allora, cosa riuscirebbe a fare Sbarretti con qualche mezzo in più.
 www.andreasbarretti.it

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