COMUNICATO STAMPA - INTIMIDAZIONE IN STILE MAFIOSO CONTRO GLI SPAZI PUBBLICI DEL PIGNETO.
A chi danno fastidio la difesa e la promozione dei beni comuni e la rivendicazione di diritti di cittadinanza e di servizi pubblici per tutti al Pigneto?
Roma, 17 luglio 2010. Sono state sigillate con la colla, forse nella notte, tutte le serrature dei locali della exSerono all'isola pedonale del Pigneto che da due anni sono in attesa di essere consegnati ai cittadini per diventare spazi pubblici come previsto dal Contratto di Quartiere. Spazi che in questi due anni sono stati utilizzati comunque dalle realtà territoriali (Comitato di Quartiere, Assemblea delle donne del Consultorio, Osservatorio Antirazzista, Comitato territoriale per l'acqua pubblica, Comitato chiedo Asili, Comitato Spazi Verdi e comunità straniere) per affrontare i tanti problemi del quartiere e per promuovere la partecipazione diretta dei cittadini. Un'intimidazione in stile mafioso, proprio nel giorno in cui cittadini, operatori e utenti della biblioteca si sono ritrovati per denunciare pubblicamente l'ennesima soppressione di un servizio pubblico nel quartiere. Oggi, infatti, la biblioteca comunale del Pigneto di Via Mori chiude, senza che sia stato presentato alcun progetto con tempi certi per la riapertura, nonostante un finanziamento regionale di 650.000 euro per la bonifica dell'amianto e il rifacimento dell'intera struttura. I lavoratori della biblioteca hanno ricevuto la solidarietà dei cittadini visto che dalle istituzioni compententi, Municipio e Istituzione Biblioteche del Comune di Roma, non è invece arrivata alcuna rassicurazione sulla possibilità di proseguire il loro lavoro culturale sul territorio. Continua così la spoliazione dei presidi culturali e dei servizi pubblici in un quartiere ormai votato alla speculazione immobiliare e al profitto, un quartiere privatizzato che apre alle sette di sera e chiude a notte inoltrata. In questa logica rientra anche ll'intenzione del Municipio e di EurostarHotel (Condotte Spa) di spostare il mercato rionale, servizio essenziale per chi abita veramente al Pigneto e luogo di scambio tra generazioni e culture diverse. Tutto questo avviene mentre le opere pubbliche ultimate non vengono consegnate ai cittadini perché manca il collaudo da parte del Comune e finaziamenti comunali e regionali già stanziati per riqualificare il quartiere giacciono inutilizzati. Il quartiere dopo due anni di chiacchiere si trova con 0 asili, 0 biblioteche, 0 servizi pubblici e 0 spazi verdi ma tanti locali notturni e tanta eroina. Chiediamo subito:
Comitato di Quartiere Pigneto-Prenestino |
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