venerdì 23 luglio 2010

Caso Trento:Salvamamme chiede dialogo con Istituzioni

Comunicato stampa

CASO TRENTO: SALVAMAMME CHIEDE CHE SI RINUNCI ALLA "CROCIATA ISTITUZIONI-MADRI", INUTILE E DANNOSA, E CHE SI AVVII UN DIBATTITO NEL PAESE PER GARANTIRE AI BIMBI IL MIGLIOR FUTURO POSSIBILE.

L'eroismo assoluto delle madri ha perpetuato le generazioni e va sempre tutelato e sostenuto.

Salvamamme ha centinaia e centinaia di richieste di aiuto al mese da parte di madri sole e prive di tutto. Appena ieri una ragazza giovanissima incinta di 9 mesi, recentemente vittima di un incidente, è arrivata alla sede dell'Associazione con grande sofferenza, a causa di una gamba rotta e di una commozione cerebrale, pur di recuperare il corredino per il nascituro. Un'altra, tempo fa, ha avuto un grave malore nel centro Salvamamme, perché, pur di non privare il proprio bambino del
necessario, era tornata a lavorare subito dopo una delicata operazione. Ancora, pochi giorni fa, l'incontro straziante dell'Associazione con una madre a cui, a causa della grave malattia, stava per essere strappato il suo bambino. Le generazioni si perpetuano anche grazie all'eroismo delle madri che è e deve rimanere un valore assoluto. Il rapporto madre – figlio va sempre tutelato, protetto e sostenuto, a meno di un rischio reale per la salute psicofisica del bambino.

Salvamamme, impegnata nel settore da vent'anni, segue ormai migliaia di donne sul territorio Nazionale. Alcune particolarmente sole e provate, telefonano in Associazione spesso come tentativo ultimo di richiesta di aiuto. L'Associazione lavora sul fronte del sostegno diretto, concreto e psicologico a madri a richio di esclusione sociale ed economicamente disastrate, collaborando con le istituzioni per intervenire in modo incisivo e rapido, per non dividere la coppia naturale mamma bambino.

Le assistenti sociali sul territorio in moltissime occasioni lavorano in maniera encomiabile, in altre situazioni operano invece senza assumere le responsabilità di una progettualità condivisa o, peggio, ostentano un potere decisionale sulla vita degli altri fin troppo discrezionale e che mette le mamme in una condizione di terrore, portandole ad evitare i servizi piuttosto che chiederne aiuto.
Il parere del Tribunale si fonda spesso esclusivamente sulle valutazioni delle assistenti sociali non sempre affidabili.
Salvamamme invita ad utilizzare la questione di Trento (perché nella realtà ad oggi poco si sa delle reali motivazioni del Tribunale di Trento) come un'occasione preziosa per riflettere ed elaborare le necessarie riflessioni per meglio intervenire nell'interesse dei bambini.
Spezzare il legame mamma – bebè deve essere una estrema ratio.
Le Istituzioni sappiano cogliere i casi di cronaca per mettersi positivamente in gioco.

Ufficio stampa
In Media Res Comunicazione srl
www.inmediarescomunicazione.it

Alessandro Maola Tel: 339.233.55.98
Arianna Fioravanti Tel: 338.999.33.73

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