lunedì 7 giugno 2010

Il Dipartimento di propaganda antidroga (Dpa)

Qui il comunicato online:
http://droghe.aduc.it/articolo/dipartimento+propaganda+antidroga+dpa_17653.php
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Il Dipartimento di propaganda antidroga (Dpa)

Firenze, 7 Giugno 2010
Non perde occasione di strumentalizzare le tragedie il Dipartimento Politiche Antidroga (che, per l'occasione -e non solo- e' il caso di chiamare Dipartimento di propaganda antidroga) per divulgare disinformazione e distruggere ancor più quel poco di credibilità rimasta alle istituzioni in materia di stupefacenti. Questa volta lo fa suggerendo che fumare cannabis provoca incidenti persino se non si è più sotto l'effetto della sostanza. Basta essersi fatti qualche canna, specialmente da giovani, perché il cervello si modifichi irreparabilmente e si trasformi in un pericolo pubblico. Poco importa accertare se la positività alla cannabis significhi alterazione attuale dello stato psicofisico del conducente, questo sì pericoloso e illegale, oppure una canna fatta tre giorni prima con gli amici. Ovviamente, i media italiani si sono ben guardati dal verificare la correttezza di quanto affermato dal Dpa. 
Di seguito quanto il Dpa sostiene:
'I fatti di cronaca accaduti in questi giorni a Firenze e a Torino che hanno visto le strade macchiarsi di sangue per colpa di automobilisti risultati positivi alla cannabis, dimostrano ancora una volta semmai ce ne fosse bisogno, che l'utilizzo della droga altera le capacita' di guida dell'individuo'. Lo rileva in una nota il Dpa, che ricorda di aver 'sempre asserito attraverso le evidenze scientifiche che il consumo di cannabis danneggia il cervello e le sue funzioni e che l'utilizzo impoverisce e altera, le funzioni cognitive (efficienza psicomotoria, coordinamento, prontezza dei riflessi, attenzione, memoria).
Inoltre, a rimarcarne la pericolosita', va ricordato che chi comincia durante l'adolescenza e' ancora piu' a rischio proprio perche' il cervello si trova nella fase di maturazione e il THC (principio attivo della cannabis) e' in grado di sollecitare fortemente e compromettere i sistemi cerebrali (endocannabinoidi) che modulano le funzioni cognitive e il loro regolare sviluppo. Mai come in questo momento e' importante far capire ai giovani quanto possa essere dannoso usare la cannabis e purtroppo la cronaca non ci smentisce, la droga infatti oltre a generate danni a se stessi puo' condurre anche alla morte di terze persone'.

Pietro Yates Moretti, vicepresidente Aduc

COMUNICATO STAMPA DELL'ADUC
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