giovedì 17 giugno 2010

Carcere: su emendamenti a DDL Alfano pene domiciliari la COMMISSIONE BILANCIO NON ANCORA ESPRESSO NUOVO PARERE



SPECIALE: CARCERE E GIUSTIZIA, ULTIMISSIME DAL MONDO POLITICA

COMMISSIONE BILANCIO NON ANCORA ESPRESSO NUOVO PARERE , IL GOVERNO NON SI ESPRIME


Nuovo stop alla Camera per il cosiddetto 'svuota carceri'. Per il ddl Alfano, che concede i domiciliari a chi deve scontare un anno di pena, e' a rischio la sede legislativa, ossia l'iter rapido senza passaggio in aula. L'ipotesi di una corsia preferenziale del testo era stata caldeggiata dalla quasi totalita' dei gruppi in commissione Giustizia (hanno detto si' i quattro quinti), tant'e' che il 17 maggio scorso il provvedimento era stato espunto dal calendario d'aula su richiesta della presidente della commissione, Giulia Bongiorno, dopo un accordo tra maggioranza e opposizione.

Ma oggi, spiega la capogruppo del Pd in Giustizia, Donatella Ferranti, "il governo non ha fatto pervenire il suo orientamento sull'ipotesi legislativa, nonostante sia gia' stato sollecitato a esprimersi". Inoltre, "la commissione Bilancio- continua Ferranti- non ha risposto alla richiesta, fatta da tutta la nostra commissione, di rivedere il parere negativo sull'assunzione di nuovi agenti di polizia e carabinieri e sulla previsione di rinviare il taglio del 10 per cento del personale civile dell'amministrazione penitenziaria".

Per la commissione Bilancio della Camera, quindi, per ora il ddl 'svuota-carceri', cosi' come modificato dopo una trattativa tra il guardasigilli Alfano e il ministro dell'Interno Maroni, non ha la necessaria copertura economica. Su pressione della Lega, inoltre, era stata stralciata la parte della messa in prova ed e' stato introdotto uno stop all'automaticita' della concessione dei domiciliari, con l'introduzione del 'filtro' del giudice, che valuta caso per caso.

La commissione Giustizia, visto lo stallo provocato dal parere negativo della Bilancio sul ddl domiciliari, giovedi' scorso aveva chiesto di rivedere quel giudizio. Ma ad ora, sottolinea Ferranti, "nessun segnale e' arrivato dalla V commissione. Stando cosi' le cose- conclude- domani ci rivedremo in sede referente per capire come procedere. Se non si sono le condizioni per la legislativa, il testo allora va calendarizzato in aula".


Per il governo, il sottosegretario alla Giustizia, Giacomo Caliendo, spiega che "per dire si' alla sede legislativa e' indispensabile avere un parere favorevole della commissione Bilancio", che, a quanto si apprende, sarebbe intenzionata a chiedere la relazione tecnica al governo sui costi del provvedimento.




COMMENTI ALLA DICHIARAZIONE DI GIANLUCA BONNANNO (LEGA): "BENE SE PEDOFILI E MAFIOSI SI SUICIDANO"


ANTIGONE: "Augurarsi il suicidio di una persona, detenuta per qualunque causa, è incivile e inumano"

Dichiarazione del Presidente dell'Associazione Antigone Patrizio Gonnella: "Le dichiarazioni dell'Onorevole Gianluca Buonanno sono indegne per un Paese che per tanti anni si è giustamente vantato di essere la culla del diritto. Ormai alcune forze politiche assomigliano più a orde barbariche che non a partiti moderni. Augurarsi il suicidio di una persona, detenuta per qualunque causa, è incivile e inumano: assomiglia tanto a chiedere il ripristino della pena di morte. Speriamo che gli esponenti di tutte le altre forze politiche, di centro, di destra o di sinistra, si indignino e lascino isolata questa voce".



PD: ALLUCINANTE BUONANNO. MARONI PRENDA DISTANZE

(AGI) - Roma, 15 giu. - "Il ministro Maroni prenda immediatamente le distanze dalle parole del suo collega di partito Buonanno, che oggi si e' dilettato in dichiarazioni allucinanti, che fanno carta straccia del rispetto della vita umana e alimentano il clima di intolleranza e violenza". Cosi' la capogruppo Pd in commissione Giustizia alla Camera, Donatella Ferranti, che definisce quelle del deputato leghista "parole di una gravita' inaudita".

"Non e' certo augurandosi il suicidio degli autori di gravissimi reati - conclude - che si tutelano le vittime e si garantisce rispetto della legalita'".



BURTONE (PD), DOPO ENNESIMO SUICIDIO ALFANO INTERVENGA

(AGI) - Palermo, 15 giu. - "L'ennesimo suicidio di un detenuto avvenuto a Catania, dimostra la gravita' della situazione nelle carceri italiane. Non sono piu' rinviabili interventi per migliorare la condizione di vita di quanti scontano una pena. Il governo per il momento si e' dimostrato molto attivo nelle promesse e negli annunci anche su temi delicati come questo. Il ministro Alfano intervenga subito". Lo ha detto Giovanni Burtone, deputato del Pd.


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