giovedì 24 giugno 2010

Angelilli su corruzione: problema sentito dall'83% degli italiani

Comunicato stampa

La corruzione a livello mondiale ha un costo del 5% del Pil

Angelilli: "Un problema sentito dal 83% degli italiani e
dal 78% degli europei, ma l` Italia è tra i sette Paesi leader nel controllo attivo nella lotta alla corruzione transnazionale"
Sassoli: " Cambiare le mentalitaŽe considerare i problemi italiani
in una prospettiva europea

"Il costo annuo della corruzione è stimato oltre il 5% del PIL globale, in Europa 56 miliardi di euro vengono persi ogni anno per frodi legate al mondo della sanità, una perdita di almeno 150 milioni di euro al giorno". Questi alcuni dati presentati oggi dal Vicepresidente del Parlamento europeo Roberta Angelilli in occasione del convegno svoltosi questa mattina a Roma "Strategie europee per la lotta alla corruzione: iniziative legislative e buone prassi" promosso dall'associazione Cantiere
Europa, con il patrocinio dellŽÓrdine degli Avvocati di Roma.

Il tema della corruzione e` profondamente sentito sia a livello nazionale sia europeo come testimoniano gli ultimi dati di Eurobarometro: l'83% degli italiani ritiene la corruzione un grave problema per il Paese, la percezione resta alta anche per i cittadini Ue (78%), ovvero 8 cittadini su 10. Ma se le percentuali precedenti riguardano la percezione del fenomeno,purtroppo il 17% degli italiani ha conosciuto direttamente il fenomeno contro il la madia europea che si attesta al 9%.

Insieme al Vicepresidente del Pe presente anche il capo gruppo Pd all'Europarlamento David Sassoli che ha dichiarato " la criminalitaŽ organizzata eŽun problema globale che ha bisogno che ha bisogno di essere combattuto a livello europeo, non eŽfacile spiegare allŽEuropa che tale fenomeno eŽallŽinterno del tessuto sociale del nostro Paese e mette in ginocchio cittá e territori. Abbiamo bisogno di cambiare la mentalitaŽ e come ha sottolineato il Presidente della Repubblica Napolitano guardare i
problemi italiani anche secondo una prospettiva europea".

La corruzione è presente in tutti gli Stati Ue sia a livello di amministrazioni centrali sia locali. In Europa solo un piccolo gruppo di paesi membri (Danimarca, Finlandia e Svezia) eŽriuscito a trovare una soluzione di successo per mantenere la corruzione sotto
controllo. Negli altri paesi la corruzione rappresenta un problema serio con caratteristiche specifiche, e i paesi con il più alto livello di corruzione sono Bulgaria, Polonia e Romania.

"L'Italia - ha evidenziato il Vicepresidente Angelilli - risulta essere la Nazione europea in cui il crimine organizzato impone il più alto costo ai privati: i settori piuŽ a rischio sono gli appalti pubblici e il settore dellŽedilizia.
Ma insieme alla Spagna, lŽItalia eŽ lŽ unico paese dove esistono forze dell'ordine con un incarico specifico in questo settore (Guardia Civil in Spagna, Guardia di Finanza in Italia), cioŽ rappresenta un utile strumento di contrasto allaŽcorruzione come ha sottolineato la Commissione europea".

Altro motivo di orgoglio per l'Italia è rappresentato da quanto emerge dall'ultima relazione di Transparency International presentata all'OCSE in materia di implementazione delle Convenzioni riguardanti la lotta alla corruzione: l'Italia insieme a Danimarca, Germania, Norvegia, Svizzera, Gran Bretagna e Stati Uniti rientra nei primi 7 Paesi che svolgono un controllo attivo nella lotta alla corruzione a livello transnazionale.
"Entro il 2011 l'Italia per adempiere agli obblighi internazionali dovraŽ approvare il disegno di legge contro la corruzione, che dovraŽ prevedere anche standard sul conflitto di interessi per tutti coloro che ricoprono funzioni nella Pubblica Amministrazione, compresi manager e consulenti, a tutti i livelli" ha concluso l'europarlamentare Angelilli.

In allegato il Dossier "Strategie europee per la lotta alla corruzione: iniziative legislative e buone prassi"

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