venerdì 28 maggio 2010

Come avere cura dei propri tappeti

Il tappeto è un oggetto che riesce sicuramente a dare un tono all'ambiente, ravvivando una stanza e rendendola più accogliente e più ricca.

Nonostante l'importanza che riveste all'interno di ogni stanza, spesso il tappeto è, per sua natura, maltrattato: posto sotto i mobili e calpestato continuamente, il tappeto rischia di rovinarsi, se non viene sottoposto ad attente cure periodiche e se non viene pulito e spazzato nella giusta maniera. Bisogna inoltre tener presente che in molti casi il tappeto, oltre ad essere un complemento d'arredo, è anche un oggetto prezioso, e a maggior ragione deve essere protetto e trattato come si deve.

Non è facile generalizzare quando si parla di tappeti, tante sono le tipologie che si possono trovare sul mercato, e a seconda del tappeto che si possiede, della stanza in cui è posto, del materiale con cui è fatto e del suo livello di preziosità, il modo di pulirlo e trattarlo può variare (certamente un tappeto persiano viene generalmente trattato con più cura rispetto ad un semplice scendiletto…), ma ci sono alcuni accorgimenti che vanno bene per pressoché tutti i tipi di tappeti.

Per evitare che il nostro tappeto si rovini, dobbiamo stare attenti, innanzitutto, a dove lo posizioniamo: sarebbe meglio evitare le stanze troppo umide, piccole e buie, perché i tappeti sono fatti con sostanze organiche che necessitano di aria. Se lo mettete nell'ingresso, o in altre stanze in cui c'è più viavai di persone, inoltre, sappiate che il tappeto sarà più soggetto all'usura: un fattore da tenere presente soprattutto nel caso di tappeti pregiati, antichi o fragili.

Scelta la stanza giusta in cui posizionarlo, bisogna fare attenzione alla polvere, alle macchie e a possibili rotture e strappi. Per quanto riguarda la polvere, sarebbe opportuno toglierla almeno una volta la settimana. Per farlo nel migliore dei modi, dimenticate il battipanni, che oltre ad essere faticoso può anche rovinare i tappeti, e avvaletevi di una scopa in saggina o di una scopa elettrica, facendo attenzione a non rovinare le frange, particolarmente delicate. La rimozione settimanale della polvere non è però sufficiente a mantenere i tappeti puliti: almeno un paio di volte l'anno passate il tappeto con un panno umido bagnato con acqua tiepida e aceto, o un po' di shampoo neutro o ammoniaca, seguendo la direzione del vello e stando attenti a non bagnarlo troppo. Per pulire il tappeto più a fondo è però opportuno rivolgersi a degli specialisti, e sottoporlo a pulitura almeno una volta ogni 3-4 anni. Nel caso in cui si formino delle macchie, è meglio toglierle subito. La procedura cambia a seconda del tipo di macchia: se si tratta di unto, per esempio, si può usare del borotalco, mentre se si è sporcato il tappeto con delle bevande o sostanze zuccherate basta usare abbondante acqua.

Anche per quanto riguarda la riparazione tappeti la parola d'ordine è agire subito. Naturalmente è sempre meglio rivolgersi a dei professionisti (le piccole riparazioni in genere non sono troppo costose), per evitare di peggiorare la situazione. Tanto più il tappeto è prezioso, poi, tanto più è importante rivolgersi a degli esperti: i restauratori di tappeti riescono a far rinascere a nuova vita un tappeto la cui trama si sta disfacendo o che presenta buchi e strappi.

Articolo a cura di Francesca Tessarollo
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