martedì 11 maggio 2010

Carceri. SAPPE: "Positiva iniziativa procuratore capo Venezia Vittorio Borraccetti su convalida dell'arresto e giudizio direttissimo"



 

"Mi auguro che l'iniziativa del procuratore capo della Repubblica di Venezia, Vittorio Borraccetti, che ha diramato ai Pm e alle forze dell'ordine una circolare in cui si invita a evitare di portare in carcere i delinquenti colti in flagranza di reato in osservanza di quanto previsto dall'articolo 558 del codice di procedura penale, venga fatta propria anche dalle altre Procure italiane. Anzi, auspico che analoghe iniziative vegano prese in tutta Italia. L'attuale sovraffollamento penitenziario, costituito ormai da quasi 68mila detenuti per buona parte in attesa di giudizio, impone interventi concreti. Uno, efficace e concreto, è proprio indicato dalla Legge ed è stato richiamato dal procuratore capo Borraccetti: l'articolo 558 del codice di procedura penale in materia di convalida dell'arresto e giudizio direttissimo espressamente prevede che colui che è arrestato in flagranza va condotto subito dal giudice senza passare per il carcere. Se poi il giudice deputato a tenere il processo è troppo impegnato e il passaggio in aula slitta di 24 ore, anziché portarlo in carcere, deve essere tenuto in custodia in caserma, in guardina o comunque nei locali a disposizione delle forze dell'ordine che ha operato l'arresto. Questo è quanto prevede la legge, per cui non comprendiamo davvero le sterili polemiche sull'iniziativa di Borraccetti."

E' quanto scrive in una nota Donato Capece, segretario generale del Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria SAPPE, la prima e più rappresentativa organizzazione di Categoria, in relazione all'iniziativa del procuratore capo della Repubblica di Venezia, Vittorio Borraccetti

"Oggi le carceri sono sovraffollate anche da persone che vengono detenute per pochi giorni, spesso per il solo periodo di attesa dell'udienza di convalida dell'arresto. Incidono pesantemente sul gran numero di detenuti che entrano ed escono dal carcere quotidianamente, specie nelle Case circondariali (161 delle complessive 206 strutture carcerarie italiane), e creano enormi problemi organizzativi per trovare sistemazioni ad un gran numero di detenuti che entrano negli Istituti penitenziari per poi venire scarcerati dopo pochi giorni. E crea molti problemi anche il fatto che spessissimo gli arrestati vengono portati in carcere a qualsiasi ora del giorno e (soprattutto) della notte. Dunque, giudiziario più che positivo all'iniziativa del procuratore capo della Repubblica di Venezia Vittorio Borraccetti; speriamo, anzi in una analoga iniziativa anche dalle altre Procure italiane."

Roma, 11 maggio 2010

 

Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria

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Per ulteriori informazioni: Dott. Donato CAPECE