venerdì 30 aprile 2010

Presentata Indagine su distribuzione merci nella ZTL

COMUNICATO STAMPA

 

FEDERLAZIO E CCIAA ROMA PRESENTANO INDAGINE SU DISTRIBUZIONE MERCI NEL CENTRO STORICO DI ROMA

 

Roma, 30 aprile 2010

 

Oggi, presso la Camera di Commercio di Roma, sono stati presentati i risultati del progetto "M.I.MO. – Merci in Movimento", lo studio sulla distribuzione urbana delle merci della filiera agroalimentare a Roma. Il progetto, realizzato dalla Federlazio e cofinanziato dalla Camera di Commercio di Roma, è stato svolto tramite interviste alle imprese del settore agroalimentare che tutti i giorni attraversano la zona ZTL del Centro storico di Roma chiedendo loro di indicare le maggiori criticità ed inefficienze riscontrate quotidianamente.

 

Le imprese coinvolte nell'indagine fanno parte di un campione rappresentativo di punti vendita di due tra i maggiori player locali per la filiera agroalimentare: il Gruppo Romano Supermercati (GROS) ed il Gruppo PAM. Questo ha consentito di realizzare una fotografia delle attuali necessità di approvvigionamento e consegna delle merci e delle caratteristiche funzionali, gestionali ed organizzative per un campione di operatori di trasporto che servono i suddetti punti vendita.

 

L'inefficienza dell'attuale sistema di distribuzione delle merci a Roma (in particolare all'interno del Centro Storico) si può misurare in termini di mancata sincronizzazione del processo di trasporto caratterizzato in maniera preponderante dal trasporto in conto proprio (66%) con oltre 2.665 veicoli merci (meno di 3,5 t) possessori di permesso ZTL, di elevata frequenza degli spostamenti (27.000 veicoli commerciali in accesso/egresso al centro storico), di utilizzo quasi esclusivo di veicoli a gasolio (90%), di mancanza di effettiva fruibilità delle piazzole di carico/scarico delle merci (il 75% le utilizza raramente o mai).

 

Di questa situazione ne risente in modo preponderante il settore agroalimentare. A Roma operano nella sola filiera alimentare 5.509 imprese di trasporto in conto proprio per le quali risultano circolanti 5.906 mezzi, a dimostrazione dell'elevata frammentazione della logistica di filiera. La Grande Distribuzione Organizzata (GDO) dell'area romana è caratterizzata da un elevato numero di operazioni giornaliere di ricevimento delle merci (mediamente 26 operazioni/giorno di scarico delle merci), con una durata media tra i 12 ed i 18 minuti per un totale di circa 6 ore dedicate ogni giorno al ricevimento dei prodotti presso il punto vendita. A Roma per la sola GDO ogni giorno avvengono oltre 10.000 operazioni di scarico. La tipologia di mittente delle merci in consegna è caratterizzata dalla predominanza dell'impresa di produzione (80%) rispetto al Centro di Distribuzione (16%), a conferma dell'elevata frammentazione del trasporto.

 

Le ragioni dell'aumento tendenziale dei veicoli commerciali che quotidianamente si spostano all'interno della città sono diverse e correlate tra loro: in linea generale il fenomeno è connesso più ai processi riorganizzativi che interessano le filiere del commercio e della distribuzione (es. proliferazione dei punti vendita, delocalizzazione dei magazzini, velocità di assortimento dei beni), che non alla crescita dei consumi in quanto tali.

 

Proprio le criticità e le sempre maggiori difficoltà che quotidianamente incontrano le imprese sono alla base delle motivazioni che hanno spinto Federlazio a promuovere questo studio: Federlazio intende mettere all'attenzione dell'Amministrazione Comunale alcuni spunti di riflessione pragmatici ed utili per la finalizzazione di un vero e proprio Piano Merci per Roma Capitale.

 

Lo studio indica una possibile road map (percorso) finalizzata a sviluppare un processo evolutivo del sistema di distribuzione delle merci nell'area ZTL di Roma che preveda regole chiare, durature e condivise sulla base di un modello caratterizzato da carichi ottimizzati, motorizzazioni a minore impatto ambientale, tracciabilità dei mezzi e dei carichi, interoperabilità dei sistemi tecnologici, efficienza e sostenibilità del sistema urbano. L'opportunità di riqualificare aree interne al Grande Raccordo Anulare ed in prossimità del Centro Storico insieme alla necessità degli operatori interessati alla distribuzione di poter disporre di aree di consolidamento e rilancio interne alla città, costituiscono i punti di forza per una partenza immediata, senza la necessità di nuove aree attrezzate.

 

Una soluzione immediatamente cantierabile per la sperimentazione di un innovativo servizio di logistica distributiva urbana a partire dalla filiera agroalimentare è rappresentata dallo Scalo di San Lorenzo, secondo il concetto di distribuzione centralizzata ottimizzata attraverso un Centro di Distribuzione Urbana (CDU) ove sia possibile realizzare l'ottimizzazione della capacità di carico e dei percorsi per il singolo veicolo.

 

Gli impatti attesi dall'implementazione del progetto a regime sono la riduzione della congestione del traffico urbano, la riduzione delle emissioni inquinanti, la riduzione dell'occupazione degli spazi comuni, la riqualificazione del tessuto urbano, il miglioramento delle condizioni dei lavoratori di tutta la filiera logistica, la riduzione dei costi del trasporto.

 

"Abbiamo realizzato questo progetto per rispondere alle esigenze delle aziende che entrano quotidianamente nel centro storico di Roma e per gli operatori finali della filiera – ha dichiarato il Vicedirettore Generale della Federlazio, Luciano Mocci -. Il nostro auspicio è che grazie a questo studio il Comune possa prendere spunto dalle nostre proposte per realizzare al più presto un sistema più efficiente di accesso alla Ztl con benefici estesi non solo agli operatori del settore ma anche a cittadini e turisti".

 

Il progetto M.I.MO. è stato realizzato grazie anche alla collaborazione del Gruppo di Riferimento composto da varie Associazioni degli imprenditori, dagli operatori logistici e di trasporto e dai soggetti pubblici interessati, tra cui il Comune di Roma e il I Municipio.
 
(IN ALLEGATO LA SINTESI DELL'INDAGINE)

 

 

Ufficio Stampa FEDERLAZIO

Davide Bianchino

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