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domenica 18 aprile 2010
Lazio-Roma SUPER DERBY
SUPER DERBY - Grande attesa, controlli minuziosi per la sicurezza all'Olimpico, motivi tecnici e rivalità che si mescolano in una miscela forte, non adatta a chi teme le sfide ad alta tensione. C'è tutto questo nel derby romano Lazio-Roma, con una squadra che cerca di salvare una stagione tormentata dopo un bell'inizio (Supercoppa vinta) e l'altra che dopo un avvio disastroso, ha coronato la rimonta inattesa con il sorpasso sull'Inter. Il tecnico laziale Reja sa di poter giocare sulla difensiva: «Noi favoriti. Ma come, basta guardare la classifica per capire che non è così - dice Reja. Certo, in un campionato di questo genere, vincere sarebbe molto gratificante. A noi un pareggio potrebbe bastare, mentre la Roma è obbligata a vincere per inseguire il titolo». Ecco il «peso» che grava sui giallorossi: obbligo di vincere. Non è mai facile, lo è anche meno in un derby. Ranieri respinge i «complimenti» dell'avversario: «Di solito la squadra che sta più in altro in classifica non è la favorita - dice - , è la storia del derby. I tifosi della Lazio poi sono andati a Formello e hanno chiesto alla squadra di salvare la stagione con il derby. In queste partite non ci sono favoriti e non c'è il fatto di giocare in casa o fuori casa. Ma non è la partita più difficile, perché dopo ce ne saranno altre e bisogna giocarle tutte». Pressione per il successo nerazzurro sulla Juve? «Non cambia nulla, non cambio le mie idee sull'assetto. Da quando abbiamo cominciato abbiamo sempre pensato solo a noi stessi - sottolinea -. Questa deve essere la nostra forza».