martedì 13 aprile 2010

I video di Dormeo riscoprono il piacere del dormire

Immaginarsi il piacere della domenica mattina in una casa italiana, le fatiche settimanali del lavoro sono ormai alle spalle e tutto nell'aria è sentore e prospettiva felice di poter godere finalmente di meritato riposo. Poi, l'inconveniente inatteso, il rumore fastidioso di un' aspirapolvere che si avvicina, è in piena attività, un segno inequivocabile e inconfondibile di una giornata all'insegna delle più temute pulizie di casa. Scena due, medesimi presupposti, eguali premesse, questa volta, però, in lontananza è il frastuono dei piccoli di casa che si svegliano, la triste consapevolezza di un alzarsi dal letto che sarà, per noi, improvviso, odioso, spiacevole, urla e grida iniziano ad invadere la stanza e minacciano il nostro sonno, il nostro riposo.
 
Dormeo omaggia così il piacere del dormire, ritratti tragi-comici di una quotidianità tutta nostrana, quattro video divertenti sul web per presentare agli italiani un materasso dal comfort nuovo, totale, innovativo, di qualità, un materasso per riscoprire la serenità del riposo, o, quantomeno, per poterla custodire o difenderla dalle più seccanti intromissioni del mattino.
 
E finale a parte, c'è chi si rivede in quelle stesse immagini, chi le rivive con la mente e ripercorre, d'un tratto, il fastidio provato e la nevrosi sensibile di quegli stessi istanti: il primo pensiero è urlare tutto il nostro dissenso, e non diciamo altro, poi il desiderio, per tutti, di poter semplicemente scuotere la testa e rimanere, così, estranei, immobili, lontani da tutta quella vivacità, da quell'entusiasmo del buon mattino. Ma malgrado noi e la nostra voglia di rimanere a letto, c'è chi si ostina a richiamarci a gran voce, chi ci ruota intorno travolgendo e stravolgendo così ogni progetto domenicale di riposo e pace assoluta. Tutto inutile, la realtà è realtà, nel mistero della domenica insonne il riposo del guerriero ci è negato, il piacere immenso del poter dormire ancora, e ancora, ancora, si perderà così, nel rumore folle di un aspirapolvere impazzita.