martedì 1 dicembre 2009

IL VENTICELLO ANIMALISTA SI E' TRASFORMATO IN BURRASCA: SI SALVI CHI PUO'!!


FederFauna Newsletter

 In un comunicato diffuso alcuni giorni fa l'Associazione Canili Lazio ha voluto dire la Sua verità in riferimento alla ormai nota vicenda del cane "Poeta". Monica Virello, responsabile relazioni esterne dell'Associazioni, attraverso una email, ha intimato a FederFauna l'immediata pubblicazione della loro versione dei fatti, in risposta all'articolo di Alberto Veronesi, Presidente AACI, intitolato "L'AACI CHIEDE CONTROLLI "BIPARTISAN" SUI CANILI DEGLI ANIMALISTI!!", pubblicato nei primi giorni di novembre, definendolo diffamatorio. Pena per la mancata pubblicazione: una querela. L'articolo incriminato prendeva spunto da un racconto di Alma Galli, relativo all'adozione di un cane, accusatorio nei confronti dell'Associazione Canili Lazio e pertanto anch'esso definito diffamatorio dalla stessa. La Virello scrive: "La sua descrizione dei fatti non getta "un'ulteriore ombra" sul ns. operato, come scritto dal sig. Veronesi, bensì sulla capacità di giudizio, l'etica e la buonafede di chi l'ha fornita e di chi la utilizza per propri fini senza minimamente preoccuparsi di appurare la veridicità dei fatti esposti." Per questo passaggio, FederFauna si limita a sottolineare che ha unicamente riportato testimonianze indirette ma che, se dovessero corrispondere a verità, altro che "un'ulteriore ombra" sull'operato di ACL getterebbero!...  Sottolinea inoltre, che nell'articolo di Veronesi, c'è un punto tra la frase: "La denuncia di Alma Galli e la storia del meticcio Poeta, azzerano la fiducia sulla gestione del randagismo in Italia." e la frase: "Il sistema economico e di potere, generato dalla legge 281/91, già tacciato di Inefficienza e costi smisurati, è oggi ulteriormente minato da montanti polemiche sui contributi richiesti per le adozioni di randagi inesistenti, ceduti più volte o deceduti. Sono sotto accusa diverse sigle animaliste per fatti di cronaca e inchieste relative a: -l'export-business truffaldino di randagi verso Svizzera e Germania -l'import-business di cani malati di leishmania dalla Spagna -trasparenza dei contributi ricevuti per cessioni di cani a più persone -identificazione di animali con microchip sconosciuti all'anagrafe nazionale -trasporti di cani (staffette) illegali e disumani, denunciati in Italia e all'estero". Non si capisce quindi, come mai ACL si senta "associata scorrettamente" a tali attività e quindi "diffamata", se sostiene la propria estraneità a certi fatti!... Per concludere, per quanto riguarda la frase di Veronesi: "L'ACL (Associazione Canili Lazio), insieme all'Anta Onlus, è una delle associazioni di riferimento del NIRDA, ed è quella che gestisce a Roma, il cosiddetto,"canile della forestale"", FederFauna sottolinea che essa non appare  in contrasto con il fatto dichiarato dalla Virello che "l'Associazione Canili Lazio Onlus non gestisce alcun canile pubblico né ospita cani di proprietà del Corpo Forestale dello Stato" in quanto viene usata la parola "cosiddetto" (da chi non è specificato, ma potrebbe essere dallo stesso Veronesi, non farebbe comunque alcuna differenza) e, se effettivamente è "cosiddetto", qualche motivo potrebbe esserci. Ulteriormente è di pochissimi giorni fa la notizia che la sig.ra Galli ha ricevuto numerose minacce da qualcuno ben al corrente di tutta la vicenda, intimandogli di fare pubblica marcia indietro. Negli stessi giorni alcune persone effettuavano numerose telefonate ad amici e conoscenti per sapere l'aspetto fisico della sig.ra Galli, il suo indirizzo e le sue abitudini. Ma non solo. Attraverso internet si è scatenata la caccia alla sig.ra Galli. Ormai si sprecano commenti osceni sulla persona e sulla versione dei fatti da questa resa pubblica. FederFauna, pur prendendo le dovute distanze sull'intera vicenda sino a quando non verrà chiarito il tutto, sottolinea che quello che sta accandendo è molto lontano dal modello di confronto da sempre auspicato e che delle intimidazioni e le minacce ricevute da ACL verrà dato avviso alla Procura della Repubblica competente e a tutti gli Organi Istituzionali di controllo. Ma non solo. Visto e considerato ciò che sta accadendo, FederFauna ribadisce che vigilerà attentamente sull'intera vicenda, denunciando prontamente ogni atto o fatto contrario alla legge.
 


FederFauna
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