giovedì 31 dicembre 2009

2010. Inferno e Paradiso

Auguri.
Soprattutto a chi soffre.

ap


Un sant'uomo ebbe un giorno da conversare con Dio e gli chiese...

"Signore, mi piacerebbe sapere come sono il Paradiso e l'Inferno."

Dio condusse il sant'uomo verso due porte. Aprì una delle due e gli permise 
di guardare all'interno. Al centro della stanza, c'era una grandissima 
tavola rotonda. Al centro della tavola, si trovava un grandissimo recipiente 
contenente cibo dal profumo delizioso. Il sant'uomo sentì l'acquolina in 
bocca. Le persone sedute attorno al tavolo erano magre, dall'aspetto livido 
e malato. Avevano tutti l'aria affamata. Avevano dei cucchiai dai manici 
lunghissimi, attaccati alle loro braccia. Tutti potevano raggiungere il 
piatto di cibo e raccoglierne un po', ma poiché il manico del cucchiaio era 
più lungo del loro braccio, non potevano accostare il cibo alla bocca. Il 
sant'uomo tremò alla vista della loro miseria e delle loro sofferenze.

Dio disse: "Hai appena visto l'Inferno."

Poi Dio e l'uomo si diressero verso la seconda porta. Dio l'aprì. La scena 
che l'uomo vide era identica alla precedente. C'era la grande tavola 
rotonda, il recipiente colmo di cibo delizioso che gli fece ancora venire 
l'acquolina. Le persone intorno alla tavola avevano anch'esse i cucchiai dai 
lunghi manici. Questa volta, però... le persone erano ben nutrite e felici e 
conversavano tra di loro sorridendo.

Il sant'uomo disse a Dio: "Non capisco!"

"E' semplice" rispose Dio "Dipende solo da un'abilità: essi hanno appreso a 
nutrirsi gli uni gli altri mentre gli altri della stanza precedente non pensano che a loro stessi!"
(fonte: Franco Farina, Pittore)