mercoledì 7 ottobre 2009

CS.07.10.2009-Ass.Vittime della Caccia-NO della Conferenza Stato-Regioni al DDL Orsi sulla riforma della 157/92

*Il NO della Conferenza Stato-Regioni al DDL Orsi sulla
riforma della 157/92 *

Associazione Vittime della Caccia
www.vittimedellacaccia.org

COMUNICATO STAMPA

7 ottobre 2009

Bocciatura del testo unificato del Disegno di Legge del sen.
Orsi anche da parte della Conferenza Stato-regioni.
Un altro fondamentale rifiuto alla riforma della 157/92 in
materia di caccia proposta dal senatore Orsi nel testo
unificato del Disegno di Legge che prende il suo nome.
"La Conferenza Stato-Regioni, organismo permanente di
consultazione per le norme proposte e in discussione, ha
bocciato quasi all'unanimità (ad esclusione della Regione
Veneto) il DDL Orsi. La posizione negativa espressa ieri 6
ottobre è oramai ufficiale: la 157 potrebbe essere solo
migliorata e per farlo devono essere coinvolte realmente
tutte le parti e non solo chi ha interesse a cacciare!"
dichiara Daniela Casprini dell'Associazione Vittime della
Caccia "l'impianto della 157/92 e il suo spirito di
conservazione e recepimento delle direttive europee deve
essere la base da cui non si può trascendere. Non
dimentichiamoci che la legge stabilisce che l'attività
venatoria è una concessione dello Stato non certo un
diritto
di pochi armati a cui verrebbe ulteriormente affidata
l'intera gestione del territorio, anche i fondi dei
privati!"

La forzatura che il mondo venatorio più estremista ha
voluto
con questo disegno di legge, in realtà ha fomentato
l'opposizione dell'opinione pubblica, anche alla luce
dell'altissimo numero delle vittime che anche questa
stagione venatoria sta riportando alle cronache, come
dichiara la presidente dell'Associazione Vittime della
Caccia "la gente comune rimasta ferita dalle armi da caccia
durante l'attività venatoria, alcuni a casa propria...
sono
ben 6! Mentre i morti per armi da caccia tra la gente comune
sono 4, uno in ambito venatorio e 3 in ambito extra
venatorio. I cacciatori feriti durante la loro attività
sono
11 e i morti 6 (5 in ambito venatorio). 17 feriti e 10 morti
per armi da caccia in nemmeno un mese: Si traggano le
proprie considerazioni secondo coscienza e non gridando al
pretestuoso allarmismo, è tutto documentato!
Se si deve ripensare alla 157 che lo si faccia in maniera
restrittiva e garantista per le persone che non vogliono
saperne di armi e cacciatori. Il territorio nazionale è
patrimonio di tutti, le specie selvatiche non sono
proprietà
dei cacciatori che vogliono ucciderle e gli aspetti legati
alla sicurezza nelle campagne antropizzate sono elementi che
devono essere preminenti e trattati con l'attenzione che
meritano, soprattutto in rapporto all'interesse generale e
non alla bramosìa di una lobby che è la minoranza nel
Paese!
Ne tenga conto la Commissione Ambiente del Senato." conclude
Daniela Casprini dell'Associazione Vittime della Caccia

7 ottobre 2009

Maurizio Giulianelli, Ufficio Stampa Associazione Vittime
della Caccia ass.vittime.caccia@gmail.com -
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