venerdì 14 agosto 2009

SMS piu' cari in Italia, ma dopo il primo sciopero qualcosa si muove

SMS piu’ cari in Italia, ma dopo il primo sciopero qualcosa si muove

Dopo il primo Sciopero SMS svoltosi il primo agosto, qualche authority italiana sembra accorgersi del paradosso dei prezzi degli SMS in Italia e avvia controlli al fine di porvi rimedio. Forse l’iniziativa promossa da decine di migliaia di utenti delle rete non e’ stato vano. Ma loro non si danno per vinti e continuano a www.facciamocisentire.com

Il tutto e' partito il 1 luglio 2009, data in cui e’ entrata in vigore la norma stabilita dalla commissione europea capitanata da Viviane Reding, che  ha posto come tetto massimo 11 centesimi di Euro per il costo degli SMS inviati all'interno dell'unione europea. Gli SMS inviati all’interno del territorio italiano, invece, non hanno un tetto massimo e possono costare anche 15 centesimi, o ancor piu’ per le vecchie tariffe. Da allora quindi, in Italia si realizza un clamoroso paradosso: costa meno inviare un SMS verso un paese della comunita' europea piuttosto che all'interno del territorio italiano.

Gli Italiani che abitano al confine risparmiano se configurano sul proprio cellulare il roaming cioe’ impostano l’utilizzo di un operatore estero. Per assurdo se acquistassimo una sim di uno qualsiasi degli operatori europei risparmieremmo nell’invio degli SMS verso tutti i numeri Italiani. Certo gli operatori telefonici Italiani intorbidano le acque con qualche promozione o qualche tariffa “speciale” che pero’ nasconde sempre qualche vincolo temporale o qualche aumento per gli altri servizi.

Da facciamocisentire.com e’partita la protesta, la voce subito si e’ diffusa rapidamente grazie al tam tam dei bit nella comunita’ internet, decine di migliaia di persone si sono mobilitate firmando la petizione e aderendo allo Sciopero degli SMS del primo agosto. Alcune migliaia si sono anche iscritte al gruppo su facebook http://www.facebook.com/group.php?gid=124336945271

Senza contare che gli SMS agli operatori non costano nulla perche’ sfruttano il segnale di controllo che i cellulari e le antenne dei ripetitori si scambiano in continuazione a prescindere dalla presenza di SMS (tutto documentato su www.facciamocisentire.com/sciopero-sms ).

Il Mr. Prezzi italiano, Roberto Sambuco, ha deciso di partire proprio da questi elementi e aprire un dossier sui prezzi SMS degli operatori mobili italiani, riservandosi di intervenire a Settembre proponendo al governo alcune modifiche alla legislazione.

Per il primo ottobre facciamocisentire.com ha gia’ indetto il secondo sciopero SMS. L’iniziativa verra’ sospesa solamente se ci saranno interventi concreti e risolutori. Incrociamo le dita, ma non solo: facciamoci sentire se vogliamo che qualcosa cambi.

Per maggiori informazioni e adesioni all'iniziativa, visita www.facciamocisentire.com/sciopero-sms