domenica 1 febbraio 2009

Gioielli alchemici

Un gioiello alchemico è un monile che viene creato con il metodo di fusione a cera persa. Questo antico metodo usato da Sumeri, Egizi, Etruschi, popoli Africani e Precolombiani presenta in ogni fase di lavorazione una simbologia che appartiene per molti versi al processo di creazione della vita umana. Questa tecnica rende ogni gioiello unico ed irripetibile, come l'essere umano.

Usare questo metodo però non basta, è necessario essere coscienti di ciò che avviene in ogni passaggio. La filosofia applicata alla tecnica di laboratorio darà un significato profondo ad ogni oggetto, sia per quanto riguarda la natura del gioiello in se stesso sia per quanto riguarda la sua forma. Inoltre per definire un gioiello “alchemico”, è importante che il materiale di cui è composto sia un materiale ETERNO, abbia in sé il principio “ETER”, il quinto elemento, ovvero ciò che lo farà resistere alle prove di Saturno, il padrone del tempo.

Questo significa utilizzare materiali come l'oro - nell'ambito dei metalli nobili - oppure la Lega Stellite (acciaio chirurgico) o il titanio – nell'ambito dei metalli non nobili.

La mancanza di ossidazione, il mantenimento della brillantezza, la perfetta compatibilità con il corpo e le sue energie, fanno di ciascuno di questi tre metalli la materia prima ideale per creare gioielli che resistano al tempo e che contemporaneamente rispettino la salute delle persone che li indossano.

In un'epoca di perdita di valori e di significati un gioiello alchemico rappresenta una piccola scultura da indossare, che ha un simbolismo profondo, una sua “anima” e quindi indossarlo significa portare con sé una forma-pensiero che genera una “forza” speciale, esattamente come fanno alcuni cristalli che si utilizzano per armonizzare le energie.


Ciò che determina la natura di un gioiello “alchemico” è inoltre legato allo spirito ed allo stile di vita di chi lo fa. E' necessario che esista una coerenza, una responsabilità che si evidenzia nello stile di vita del creatore. L'artista imprime quindi al gioiello qualcosa di sé e della sua essenza: proprio questo aspetto è ciò che per gli alchimisti rende preziosa la loro opera.

Quando “arte e vita” coincidono, infatti, l'arte racchiude in sé l'essenza del tempo e dello spazio, l'alchimista la raccoglie e la esprime nell'opera, ma tra tutte le tecniche, quelle che prevedono l'uso del fuoco sono le più affascinanti poiché riescono a trasmettere al meglio l'Essenza della vita.

IL CORSO:

L’appuntamento è per il 28 e 29 Marzo al Bosco WWF di Vanzago.

Il corso avrà la durata di un weekend, durante il quale ognuno potrà sperimentare la propria creatività per dar vita al suo gioiello alchemico attraverso un percorso che prenderà in considerazione, oltre all'alchimia dell'oggetto – con preparazione in cera, fusione e formulazione di un “intento” – anche l'alchimia della persona.

Il corso sarà infatti supportato da tecniche di alchimia umana come la meditazione, lo yoga, l'arte, l'incontro con la natura e con i quattro elementi per generare una trasformazione vera e profonda di se stessi, proprio come avviene nel metallo. Questo aiuta a trasformare gli aspetti di noi che vogliamo cambiare (piombo) per manifestare la parte più pura e migliore di noi (oro) oppure confermare più coscientemente i progetti che già stiamo vivendo.

Per informazioni e prenotazioni:

www.oracolodiwilde.it

info@oracolodiwilde.it

tel. 338.9866577 - 347.4586287