domenica 25 gennaio 2009

Soldi per Gheddafi e non per Alitalia

Soldi per Gheddafi e non per Alitalia

Abbandonati gli azionisti-dipendenti

Roma, 21 gen. (Apcom) - "Il governo italiano si accinge a regalare alla
Libia cinque miliardi di dollari e abbandona migliaia di famiglie che hanno
acquistato titoli Alitalia". Lo dichiara in una nota Maura Leddi, senatrice
del Pd.

"Cosa risponde il ministro Tremonti - prosegue - a tutti quei piccoli
risparmiatori che fiduciosi delle parole tranquillizzanti del governo hanno
investito in azioni Alitalia, hanno visto forzatamente e inaspettatamente la
sospensione del titolo mai ricomparso sino alla sua definitiva cancellazione
dalla Borsa e ora si ritrovano in mano carta straccia?".

"Il risarcimento di cinque miliardi alla Libia che il Parlamento si accinge
a votare oggi - conclude Leddi - appare l'ennesimo schiaffo e l'ennesima
beffa a tutti quei risparmiatori che hanno acquistato titoli Alitalia,
vittime di un governo che non ha saputo tutelare i loro interessi,
abbandonandoli ad un gravissimo disastro economico".

Sul futuro di Alitalia c'è una certezza: gli azionisti, i piccoli
risparmiatori della compagnia di bandiera "saranno tutelati"; così
recitavano, più o meno testualmente, gli articoli di economia di qualche
mese fa nel riportare le autorevoli dichiarazioni di Silvio Berlusconi e di
Giulio Tremonti; e queste affermazioni risultavano ancor più rassicuranti
per coloro che i titoli non li avevano acquistati ma ricevuti dall'azienda a
titolo di gratificazione e compenso per i sacrifici salariali e normativi.
Debbo dire che a causa dell'iniziale vincolo temporale posto sulla vendita
dei titoli, del loro successivo accorpamento numerico, del susseguente
deprezzamento e di altri diabolici meccanismi finanziari, sconosciuti ai
più, gran parte dei dipendenti-possessori di azioni si sentono oggi
ingannati e imbrogliati.
Evidenzio che detta tipologia di azionisti non va in alcun modo associata
alla figura degli azionisti tradizionali che, pur legittimamente e
rispettabilmente, investono e speculano in borsa.

Oggi, 25 gennaio 2009, a seguito delle notizie circa l'imminente uscita (26
p.v.) di Alitalia dalla Borsa e la revoca delle relative azioni, chiedo
perciò al Governo, al Ministro dell'Economia, al Commissario Fantozzi ed all'A.D.
della nuova Alitalia Rocco Sabelli: che fine ha fatto la tutela, più volte
espressa e promessa, dei piccoli azionisti Alitalia, soprattutto dei
dipendenti-azionisti i quali non divennero possessori dei titoli per scelta
ma per imposizione?

Virgilio Conti