giovedì 29 gennaio 2009

Conferenza su Ando Gilardi a Fano


 

Fano, Capitale italiana della fotografia

 

 "Oggi abbiamo scritto una pagina di storia". Sono entusiasti gli organizzatori dell'iniziativa "Lo specchio della Memoria" tenutasi martedì 27 gennaio allo scopo di ricordare l'orrore delle persecuzioni ebraiche.

Un obiettivo raggiunto attraverso mezzi nuovi e grazie al ricorso alle tecnologie: in collegamento multimediale, in una sala di rappresentanza della Fondazione Cassa di Risparmio di Fano affollatissima, era infatti presente Ando Gilardi, il più grande fotografo italiano e fondatore della Fototeca Storica Nazionale di Milano.

A dare il benvenuto agli intervenuti è stato il Presidente della Fondazione Fabio Tombari, subito seguito dal Sindaco Stefano Aguzzi, il quale ha messo in evidenza l'importanza di approfondire quella che è stata una pagina nera per la storia affinchè ne rimanga vivo il ricordo, senza però cadere nel vuoto ritualismo e nella retorica.

Marcello Sparaventi, promotore dell'iniziativa, si è poi collegato con Gilardi e con Patrizia Piccini della Fototeca Nazionale: un momento di grande emozione per tutti i presenti, che si è intensificato nel ricordare i momenti storici che hanno portato alla persecuzione ebraica.

Lo storico Alberto Berardi ha infatti ripercorso gli avvenimenti dell'epoca, partendo dalle prime leggi antiebraiche per arrivare fino alla deportazione nei campi di concentramento.

Significative per descrivere le sofferenze in questi luoghi di sterminio sono state le fotografie pubblicate nel libro "Lo specchio della memoria. Fotografia spontanea dalla Shoah a You Tube" edito da Bruno Mondadori: immagini scattate nella loro asciutta semplicità da amatori, il cui nome è rimasto ignoto, uniche testimonianze di quanto accadeva nei lager dell'Est, in cui i giornalisti non erano ammessi e le cui vicende non erano note al resto del mondo.

"Fotografie toccanti –ha commentato Berardi- che mostrano l'orrore della normalità: donne e bambini nudi che vengono accompagnati al sacrificio finale".

E' stata poi proiettata la Videointervista "La storia sociale di Ando Gilardi" girata da Gianluca Vincenzetti e Marcello Sparaventi, edita da Omnia Comunicazione editore, nella quale l'artista (così si definisce Gilardi, sottolineando il frequente uso fino a diventare abuso di questa parola) parla della sua tecnica fotografica, della sua vita, di donne e di animali, con un pensiero particolare ai bambini vittime del nazismo.

Altro momento significativo è stato la lettura di una lettera che Gilardi ha rivolto agli studenti della classe terza dell'istituto Nuti presenti all'appuntamento, nella quale esprimeva il suo rammarico per non essere presente e si dichiarava disponibile a rispondere alle loro domande. Domande che i ragazzi hanno scritto numerose e che hanno consegnato a Marcello Sparaventi, "messaggero" che si è assunto l'impegno di riportare le risposte di Gilardi.

A chiudere l'incontro è stato il Docente e Critico Cinematografico Pierpaolo Loffreda, il quale due anni fa presentò sempre a Fano, la prima retrospettiva di "Arte digitale" di Ando Gilardi "L'arte che nasce dall'arte che nasce dall'arte che nasce dall'arte", curata da Marcello Sparaventi e allestita da Alessandro Rivelli. "In questa giornata l'auspicio è quello di commemorare tutte le memorie, tutti gli episodi di prevaricazione anche più attuali –ha commentato Loffreda- per non dimenticare mai che gli uomini sono tutti uguali e nessuno vale più degli altri".

 

 

 Marcello Sparaventi <marcello.sparaventi@alice.it>