lunedì 27 ottobre 2008

Trool: Internet, gioco da bambini

Internet è un gioco da bambini: è nato www.trool.it, un portale semplice e sicuro per entrare nel Web 2.0

 
Anche i bambini possono essere protagonisti della Rete. Imparare a navigare, ma soprattutto mettere on line i propri pensieri, disegni, idee. Tutto questo grazie a Trollwww.trool.it  - un portale web 2.0 pensato proprio per loro, presentato al Festival della Creatività.

Trool – Tutti i Ragazzi Ora On Line – è il punto di arrivo di un progetto avviato più di un anno fa: iniziato come blog, proseguito con laboratori, ora è in linea come un vero e proprio portale, che rende possibile anche per i più giovani scrivere e pubblicare contenuti attraverso un semplice sistema di editing. Per farlo è necessario iscriversi (www.trool.it/user/register), come ragazzo, genitore o insegnante, con un nickname, un avatar e un profilo personale. Utenti autorizzati possono supervisionare e intervenire su quanto messo in linea dai bambini e dai ragazzi.

Il portale è arricchito anche da un elenco di siti (www.trool.it/linksicuri) considerati sicuri e affidabili. Una redazione centrale fornisce assistenza on line a ogni utente e in particolare agli insegnanti. L'idea infatti è quella di non lasciare i ragazzi solo con la Rete, ma seguirli all'interno di veri e propri percorsi educativi. Dent! ro Troll ci sono infatti parti pensate per una lettura attenta di genitori e insegnanti.

Trool, la cui redazione è curata dall'Istituto degli Innocenti, mentre la parte tecnica è affidata alla Fondazione Sistema Toscana, si rivolge ai bambini tra gli 8 e i 12 anni, ai quali propone il web come un gioco con regole da prendere sul serio, educandoli alla responsabilità e ad un uso consapevole. È facile infatti mettere un video su YouTube o farsi una pagina su FaceBook, meno facile capire a che rischi si può andare incontro.

All'interno di Trool, la Regione Toscana sperimenterà una piattaforma virtuale tridimensionale, che come inizio permetterà di visitare il Museo di Storia Naturale di Firenze al! l'intern o di ambienti 3D. Durante le visite i ragazzi potranno parlare tra loro e con insegnanti ed esperti del Museo.