lunedì 10 dicembre 2007

TABACCI ALL'UDC: PIU' GENEROSITA' E MENO FURBIZIA -2-

 

 

 

COMUNICATO STAMPA

 

SU MODERATAMENTE.COM

 

TABACCI ALL'UDC: PIU' GENEROSITA' E MENO FURBIZIA -2-

 

 

L'on. Bruno Tabacci considera importante l'apertura del dialogo tra Veltroni e Berlusconi, "ma dovrebbe rappresentare la presa di coscienza della necessità di uscire dal sistema bipolare all'italiana che si è segnalato per la sua muscolarità e per l'esaltazione degli estremismi". "Ovviamente il dialogo ha senso se ha come obiettivo di recuperare una dimensione parlamentare di stampo europeo efficiente e in grado di rappresentare le aree politiche – spiega alla rivista 'Moderatamente.com', a cura di Francesco Sanseverino e diretta da Emanuele Laurenzi - a cui fa riferimento la stragrande maggioranza degli italiani. Se fosse solo un gioco per garantire in maniera furbesca un neo-bipartitismo rappresentato dalle loro leadership sarebbe un rimedio peggiore del male".

 

 

Intanto il presidente della Camera Bertinotti, tornando per un attimo a rivestire i panni del leader della sinistra radicale, ha dichiarato nei giorni scorsi il fallimento dell'esperienza dell'attuale governo. Bertinotti ha ribadito che Rifondazione Comunista ed il suo elettorato di riferimento hanno il diritto di collocarsi all'opposizione senza passare dall'accusa di tradimento. Per questo ha segnalato l'esigenza di una legge elettorale alla tedesca che consenta attraverso un adeguato sbarramento di far emergere le 4-5 aree in cui si articola la dialettica politica italiana. Prodi – prosegue Tabacci a 'Moderatamente.com - farebbe bene a tenerne conto, anche spiegando al ministro Parisi che il tentativo di ricondurci in uno schema anglosassone cozza con le caratteristiche del nostro Paese, delle sue articolazioni, della sua multiformità così come la descriveva Guicciardini in modo assolutamente esemplare. Quindi, in conclusione, o Prodi accetta di uscire dal suo schema bipolare o bileaderistico, predisponendosi ad una riforma elettorale sul modello tedesco, o diversamente ci dovrà pensare un altro governo anche perché oggi in Parlamento non c'è una maggioranza che fa coincidere la caduta del governo Prodi con le elezioni anticipate".

 

 

 

 

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