venerdì 14 dicembre 2007

PRIMARIE CASA BIANCA: L'ASCESA DI HUCKABEE STRAVOLGE EQUILIBRI

 

COMUNICATO STAMPA

 

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PRIMARIE CASA BIANCA: L'ASCESA DI HUCKABEE STRAVOLGE EQUILIBRI

 

"L'ascesa nei sondaggi dell'ex governatore dell'Arkansas, Mike Huckabee, ha stravolto gli equilibri e le posizioni sul fronte repubblicano. A meno di un mese dall'avvio delle elezioni primarie che porteranno alla scelta del candidato del Grand Old Party (GOP) alla Casa Bianca, i giochi sono apertissimi. Se l'incredibile balzo di Huckabee sta facendo traballare la leadership sempre più incerta di Rudy Giuliani, il dazio più pesante rischia di pagarlo Mitt Romney che dal 3 dicembre non è più il capofila nei sondaggi dell'Iowa, lo Stato nel Midwest che il 3 gennaio darà il via con i caucus (assemblee elettorali) alla stagione delle presidenziali statunitensi". E' quanto emerge dall'analisi formulata dal Cesi, Centro Studi Internazionali e pubblicata su 'Moderatamente.com', rivista online a cura di Francesco Sanseverino. "Huckabee secondo l'ultimo sondaggio diffuso dalla rivista Newsweek avrebbe il 35% dei consensi contro poco più del 20 di Romney, secondo. Se "entriamo" nei numeri, si scopre però che fra coloro che il 3 gennaio parteciperanno a un caucus – cioè le assemblee (oltre 1700 in tutta l'Iowa) che designeranno il vincitore spesso per alzata di mano – la percentuale di chi sta con Huckabee sale al 39% e quella di Romney scende al 17%. Staccatissimi gli altri. Ma dove poggia la forza di Huckabee e perché questa rimonta? Huckabee ha un modesta macchina elettorale. Piccolissima, dotata di scarsi mezzi e che si basa essenzialmente sul lavoro dei volontari. L'inversione di rotta – in agosto era accreditato di appena il 5-7% - poggia principalmente su due fattori: 1. La campagna elettorale costruita sfruttando il network delle chiese locali. 2. La nutrita presenza in Iowa di evangelici (il 40% degli elettori) che hanno individuato in Huckabee il miglior interprete delle loro istanze".

 

"Nel dibattito che ha investito gli aspiranti alla nomination repubblicana, - prosegue il Cesi - Huckabee è emerso con le migliori credenziali conservatrici. Sicuramente rassicura la destra Usa (la galassia evangelica in primis) più del liberal Giuliani, più dell'ondivago Romney, più di John McCain ritenuto poco affidabile. Soprattutto, e questa è in fondo la sorpresa più autentica, Mike Huckabee ha soffiato il posto di bastione dei conservatori a Fred Thompson, l'ex senatore del Tenneessee che, rivendicando la sua aderenza ai principi del reaganismo, ha costruito la sua immagine.

Ma Huckabee ce la può fare? E' veramente lui l'uomo che può tirare fuori dai guai il GOP? La storia delle elezioni Usa è piena di sorprese a lieto fine".

 

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