mercoledì 12 dicembre 2007

INCIDENTI SUL LAVORO: OGNI GIORNO TRE PERSONE RESTANO VITTIME


 

 

COMUNICATO STAMPA

 

SU MODERATAMENTE.COM

INCIDENTI SUL LAVORO: OGNI GIORNO TRE PERSONE RESTANO VITTIME

 

"Ogni mattina tre persone escono di casa, salutano la moglie e vanno a lavorare; però non ritorneranno a casa la sera perché rimarranno uccise da un incidente sul lavoro. E' una triste realtà del nostro paese: ogni giorno 3 individui sono vittime del lavoro". Inizia così l'articolo di Bruno Poggi, all'interno della rubrica 'Luoghi NON comuni' di 'Moderatamente.com', rivista online a cura di Francesco Sanseverino. Non è tra l'altro un fenomeno esploso quest'anno: "negli ultimi tre anni quasi 3.500 (3.436 per l'esattezza) persone hanno perso la vita sul lavoro".

 

"I dati a nostra disposizione ci danno un quadro relativo agli ultimi tre anni con un dato parziale relativo all'anno in corso; infatti i dati ufficiali dell'INAIL del 2007 si fermano al 30 settembre ma possiamo ipotizzare una proiezione sull'anno in corso basandoci sugli andamenti mensili degli stessi mesi degli anni passati. Il risultato – prosegue l'articolo - è che il fenomeno degli incidenti mortali sul lavoro in Italia è in calo rispetto al 2006, che però è stato un "anno horribilis" per gli incidenti sul lavoro. Rispetto al 2005 vi è stato invece un aumento delle morti sul lavoro nel Nord-Ovest (in particolare in Lombardia e Piemonte), che comunque hanno registrato un significativo calo dei decessi rispetto al 2006 (-13,4% in Lombardia e -12,8% in Piemonte) mentre sono solo due le regioni che negli ultimi anni hanno manifestato un macabro saldo positivo: il Veneto (+1,03 rispetto al 2006 e +20,2 nei confronti del 2005) e la Sardegna (+8,8 nel 2006 e +23,3 nel 2005). Tutte le altre regioni, ad eccezione del Molise (+22,2% di morti sul lavoro rispetto al 2006) presentano per fortuna un doppio saldo negativo. Sono in particolare le regioni del Centro Italia ad avere i cali di mortalità maggiore: nei riguardi del solo 2006 l'Emilia-Romagna ha avuto un calo del 21,8%, la Toscana del 18,9%, l'Umbria dell'11,5% e il Lazio addirittura del 23,0! Anche il Sud ha un calo della mortalità seppur in misura più contenuta (-8,4%) mentre invece il fenomeno è stabile nelle isole soprattutto per l'influenza negativa del dato legato alla Sardegna".

 

 

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