«Teatro sotto la Luna» | MENTRE IL SOLE AVVAMPA Mentre il sole avvampa, mentre sulle messi frigge l'ora (come il pane che s'indora: sogna la spiga e si distempera), miete nel prato del fieno Schienacurvata, alla muta, la vista che gli s'annuvola della falce al bianco baleno; in sonnolenza le braccia pigre si muovon tra l'erba o si divincolano serpi al primo svegliarsi caldo : e col fieno tutt'in un fascio rassegnatamente s'abbattono gli ultimi fiori di maggio, il cuore stesso nel fascio... Finché maturi la spiga, la mia bella Spiga domane : e ti mangerò come il pane! il premio della fatica. [Vann'Antò] |