mercoledì 2 maggio 2007

CONCORSOPOLI ED INSABBIAMENTI

Concorsopoli in Italia. Un Professore Universitario denuncia alla Magistratura l'ennesimo concorso truccato. Questa volta il concorso truccato si è svolto presso la Sapienza di Roma, i cui esiti erano stati preventivati molto tempo prima dallo stesso professore. Nonostante la notorietà del fenomeno italiano "CONCORSOPOLI A TUTTI I LIVELLI", a Strasburgo, la Corte Europea dei Diritti Umani ha aperto un procedimento, n. 11850/07, GIANGRANDE contro ITALIA, per l'insabbiamento di 15.520 (quindicimilacinquecentoventi) denunce penali e ricorsi amministrativi. La maggior parte di questi insabbiamenti è avvenuta presso le Procure. L'istante dr Antonio Giangrande è presidente della "Associazione contro tutte le Mafie", ONLUS, iscritta presso la Prefettura di Taranto nell'elenco delle associazioni antiracket ed antiusura. Si rileva, non solo l'immenso numero di procedimenti, a cui nulla è conseguito, pur con obbligo di legge, ma, addirittura, spesso e volentieri, colui il quale si era investito della competenza a decidere sulla denuncia penale, era lo stesso soggetto ivi denunciato o esposto. Da qui scaturiva naturale richiesta di archiviazione, poi prontamente accolta. Ogni tentativo di coinvolgere le istituzioni italiane preposte ha conseguito ulteriore insabbiamento. Tutto ciò è allucinante se si rapporta il numero su indicato a quello dei professionisti esercenti, delegati dai cittadini alla tutela dei diritti. 

Tutto su www.associazionecontrotuttelemafie.org e www.malagiustizia.eu  Alla voce attività contro i concorsi truccati, alla sezione concorsi scolastici e accademici truccati, c'è il riscontro alla denuncia suddetta. Alla voce attività contro gli insabbiamenti c'è il rendiconto analitico di denunce e ricorsi e alla voce riscontri istituzionali ci sono i pochi riscontri di solidarietà, ma non di soluzione. Sui siti c'è il filmato da una televisione locale sul tema concorsi truccati e raccomandazioni.

Dr Antonio Giangrande Presidente "Associazione contro tutte le Mafie"