martedì 27 marzo 2007

[Comunicato LAV] Collari elettrici: a Ragusa il loro utilizzo e' diventato un business illegale. La denuncia della LAV

Comunicato Stampa LAV Ragusa:

Collari elettrici: a Ragusa il loro utilizzo e' diventato un business illegale. Segnalati alla LAV casi di maltrattamento di cani addestrati con metodi illeciti.

 

 

In questi ultimi tre mesi  sono pervenute altre numerose segnalazioni da parte di proprietari di cani (che purtroppo non hanno voluto rilasciare le loro generalita') per casi di maltrattamento dei loro stessi animali ad opera di "addestratori" di Ragusa e dintorni.

In quasi tutte le occasioni si e' constatato che questi cittadini si erano rivolti ad addestratori della nostra provincia per riuscire a rendere piu' "docile" il carattere dei propri cani. Tuttavia pur sborsando cifre notevoli, ed aggiungiamo noi inconsulte, di circa due - tre - quattro mila euro per ogni corso completo di addestramento, non sono riusciti ad ottenere quanto inizialmente e' stato loro promesso.

Anzi, nella totalita' dei casi gli animali hanno ricevuto un ulteriore e notevolissimo danno psico-caratteriale: incontinenza, tremore e paura ingiustificati, mancato riconoscimento del proprietario, maggiore aggressivita', rafforzamento del carattere dominante. Ad alcuni dei proprietari addirittura e' stato "prescritto" di mantenere il cane, ritornato a casa, dentro gabbie di 2/3 metri quadrati, violando cosi' anche l'Ordinanza contro il maltrattamento che vige dal 1999 nelle citta' di Ragusa, Modica e Comiso.

Quanto affermato e' ormai considerato, dal Ministero della Salute, una reazione naturale dell'animale al trattamento violento e crudele inflitto da scellerati addestratori che, utilizzando impunemente i cosiddetti "collari e bastoni elettrici", truffano i propri sprovveduti clienti, li minacciano apertamente nel caso in cui non vogliano saldare il corrispettivo economico a causa del raggiro di cui sono stati vittime e compiono allo stesso tempo il grave reato di maltrattamento di animali, punito dall'art. 544-ter del Codice penale, che prevede la reclusione da tre mesi ad un anno o la sanzione da 3.000 a 15.000 euro.

Ricordiamo infatti ai cittadini, con particolare riguardo ai proprietari di animali oggetto attualmente di addestramento, che l'uso di questi strumenti violenti, a seguito delle migliaia e migliaia di segnalazioni provenienti da tutte le regioni d'Italia e grazie alla campagna di pressione lanciata dalla LAV nazionale, e' stato vietato con apposita Ordinanza del Ministero della Sanità del 12 dicembre 2006, pubblicata in Gazzetta Ufficiale n.10 del 13-01-2007, art.4. Fra l'altro, responsabile del maltrattamento non e' da ritenersi solo l'addestratore ma anche il proprietario consenziente.

Nella citta' di Ragusa, inoltre, grazie ad una recente Ordinanza dell'attuale sindaco, ne e' anche vietata la commercializzazione e la semplice detenzione. A Vittoria invece l'assessore Malignaggi ha gia' predisposto, a seguito di una interrogazione del consigliere comunale Peppe Cannella, un monitoraggio ad opera degli uffici preposti e la divulgazione del testo integrale dell'ordinanza ministeriale tramite affissione di relativi manifesti pubblici.

Pertanto facciamo ancora una volta appello alla sensibilita' dei nostri concittadini affinche' segnalino alla LAV ed anche alle forze dell'ordine eventuali nuovi casi di maltrattamento o di semplice utilizzo, vendita e detenzione di questi cruenti congegni elettrici, e scelgano metodi non violenti per l'addestramento o la rieducazione dei propri cani.

Nella nostra provincia vi sono numerosi centri e competenti addestratori che hanno, da sempre utilizzato tecniche serie, fruttuose, piu' economiche e soprattutto rispettose della dignita' e della salute degli animali.

27.03.2007

LAV Onlus - Ragusa
Rappresentante Provinciale: Biagio Battaglia

E.mail:
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Ufficio Stampa LAV Onlus - Roma:
Tel. 06.4461325
www.lav.it

 
Approfondimenti:
 

Testo dell'Ordinanza Ministro Turco e commento LAV


Cani ''aggressivi'' o proprietari inaffidabili?


 

 

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