sabato 26 agosto 2006

Comunicato Stampa LAV: CACCIA, 2 SETTEMBRE APRE STAGIONE. LAV: LEGALIZZATO MASSACRO DELLA FAUNA

 

Comunicato Stampa LAV Caltanissetta:

 

CACCIA, IL 2 SETTEMBRE APRE IN ANTICIPO LA STAGIONE:

PER 5 MESI LA FAUNA SARA’ OSTAGGIO DELLE DOPPIETTE

 

LAV ANNUNCIA AZIONI LEGALI CONTRO IL CALENDARIO VENATORIO: “LEGALIZZATO IL MASSACRO DELLA FAUNA”.

 

 

Da sabato 2 settembre e per 5 mesi la fauna sarà messa a ferro e fuco dalle doppiette dei cacciatori Nisseni: migliaia fra uccelli e mammiferi verranno ferocemente inseguiti e braccati dai cacciatori per finire agonizzanti sotto una fucilata. Un vero e proprio assassinio di massa autorizzato dalla Regione e compiuto da chi, per un sadico divertimento, imbraccia un fucile e distrugge la vita”. Così la LAV di Caltanissetta a pochi giorni dall’apertura anticipata della caccia in Sicilia, ove è stata autorizzata la pre-apertura in contrasto con la legge 157 del 1992 che fissa la data di inizio della stagione venatoria alla terza domenica di settembre; fino alla chiusura del 31 gennaio del prossimo anno, si potranno cacciare ben 26 specie (quattro mammiferi e il resto uccelli) nonostante alcune di esse siano gravemente minacciate.

 

Secondo la LAV, nel nostro territorio l'apertura anticipata produrrà conseguenze gravissime sulle popolazioni selvatiche, visto che in questo periodo tante specie si trovano in piena fase riproduttiva, per cui l'uccisione dei genitori con la caccia provocherà la morte per fame e sete (terribile e lunga) dei piccoli nelle tane o nei nidi! Non sussistono le condizioni ecologiche e di opportunità per anticipare di due settimane l'inizio della caccia e, quindi, quella dei prossimi giorni si preannuncia come una micidiale strage di animali.


Il Calendario venatorio, emanato dall’Assessore regionale all’Agricoltura on. La Via e pubblicato ieri sulla Gazzetta ufficiale, è troppo permissivo secondo la LAV: in provincia di Caltanissetta i cacciatori sono troppi e troppo indisciplinati; troppa libertà di massacro alle doppiette, incontrollate e sempre meno rispettose delle leggi; caccia aperta anche contro specie rare ed in pericolo; limiti di carniere esagerati (ogni cacciatore può abbattere giornalmente fino a 15 animali!); la vigilanza è praticamente assente e gli animali selvatici sono sempre meno… Non è un caso che anche questo calendario, come tutti quelli degli scorsi anni, ha ricevuto pesanti critiche dall’Istituto Nazionale Fauna Selvatica (INFS) di Bologna, che ha espresso considerazioni negative su diversi aspetti.

 

"Appare evidente che quella sta per aprirsi sarà l'ennesima stagione di sangue e di distruzione che trasformerà i cieli ed i campi della Provincia in un cimitero per migliaia di animali - dichiara Ennio Bonfanti, responsabile della LAV Caltanissetta -. La pre-apertura dimostra come la fauna e la caccia siano gestite solo ad uso e consumo dei cacciatori. Con questo calendario di liberalizzazione della caccia, la fauna - patrimonio dello Stato e prezioso bene della collettività - viene letteralmente regalata alle doppiette; evidentemente il Governo regionale è molto più attento agli interessi, alle lobbies ed al giro d'affari che stanno dietro la caccia. Per questo la LAV avvierà le più opportune azioni legali contro il Calendario, assolutamente illegittimo per le numerose e gravi violazioni delle normative regionali, statali e comunitarie sulla tutela della fauna".

 

26.08.2006

 

 

Ufficio Stampa LAV Caltanissetta: 178.2256188 – www.lav.it

venerdì 25 agosto 2006

Incontro con Roberto Saviano a Napoli annullato per problemi di salute

 INCONTRO CON LO SCRITTORE ROBERTO SAVIANO  ospite di accordi @ DISACCORDI  ANNULLATO PER PROBLEMI DI SALUTE 

 

Il previsto incontro con lo scrittore previsto per il 28 Agosto 2006, nello ambito della manifestazione accordi @ DISACCORDI - VII Edizione al Parco del POGGIO ( Colli Aminei ) è annullato, secondo quanto dichiarato dalla Mondadori, per recenti problemi di salute (alcuni interventi day hospital) di Roberto Saviano. Per l'occasione gli organizzatori della rassegna gli augurano la migliore salute e un futuro sereno confronto con gli spettatori ed  i suoi lettori.

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martedì 22 agosto 2006

PALIO DEI NORMANNI, SUL WEB ANCORA POLEMICHE PER GLI INCIDENTI AI DUE CAVALLI

PALIO DEI NORMANNI, SUL WEB ANCORA POLEMICHE PER GLI INCIDENTI AI DUE CAVALLI
 
Dopo una settimana dal Palio dei Normanni di Piazza Armerina (EN), ancora non si placano le polemiche per gli incidenti che due cavalli hanno subito: come si ricordera' un animale si e' azzoppato mentre un altro e' morto dopo aver dato segni di affaticamento durante il corteo che precede la ''Giostra del Saracino''.

La LAV vuole fare piena luce sulle responsabilita' di questi incidenti che sin dall'anno scorso hanno macchiato di sangue il palio: in due edizioni, infatti, il terribile bilancio e' di ben 4 cavalli morti e 3 feriti!

Ora si apprende che l'animale ferito alla zampa (le cui foto sono on line sul sito
www.vivienna.it) e' una cavalla di 13 anni, di proprieta' dello stesso cavaliere che anche l'anno scorso ha partecipato al palio con un'altra cavalla (incinta!), anch'essa feritasi alla zampa e della quale non si hanno notizie recenti. Anche per il secondo cavallo, morto la stessa sera del Palio, si tratta di una femmina, ''smaltito'' come un rifiuto nella discarica comunale...

Mentre l'Amministrazione comunale di Piazza Armerina continua a dire che ''tutto e' stato fatto nel migliore dei modi'' (Assessore Fabrizio Tudisco) preannunciando una querela contro la LAV, sul web non si placa la polemica ed in tanti esprimono indignazione per lo scarso rispetto degli animali sfruttati in manifestazioni che li maltrattano.

Ecco qui di seguito alcuni link sul Palio di Piazza Armerina:


I palii dei cavalli morti.
Un cavallo morto ed uno gravemente azzoppato al ''Palio dei Normanni''
http://www.guidasicilia.it/ita/main/news/index.jsp?IDNews=23058

PALERMO - LA LAV CONTRO IL 'PALIO DEI NORMANNI' DI PIAZZA ARMERINA
http://www.assud.it/daily/modules.php?name=News&file=article&sid=4128

LAV, PALII: IN QUATTRO MESI 8 CAVALLI UCCISI
http://www.windpress.com/scheda.php?comunicato=22679&LC=IT

Lav: ''Prefetto di Enna vigila su Palio dei Normanni''
http://www.adnkronos.com/3Level.php?cat=Sicilia&loid=1.0.519492359

''Palio dei Normanni'' due cavalli hanno subito incidenti,uno sara' abbattuto
http://www.girodivite.it/+Palio-dei-Normanni-due-cavalli+.html

http://piazzaarmerina.italynet.it/news.htm

http://agriturismo.vecchiomulino.net/piazza-armerina-enna-a-ferragosto-il-palio-dei-normanni-imgpress

http://www.step1magazine.it/v2_forum.php?action=read_topic&id=8390


Palermo, 22.08.2006

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Ufficio Stampa LAV Sicilia:  178.2256188
Ufficio Stampa LAV Nazionale: 06.4461325
siti web
www.lav.it - www.lavpalermo.it
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LIBERAZIONE GRIFONI PARCO DEI NEBRODI, LAV: OPERAZIONE INOPPORTUNA, MEGLIO SALVARE SPECIE A RISCHIO

 

Comunicato Stampa LAV Sicilia del 22.08.2006:

 

 

LIBERAZIONE GRIFONI NEL PARCO DEI NEBRODI, LA LAV:

OPERAZIONE INOPPORTUNA PER UN PROGETTO ARTIFICIOSO,

MEGLIO CERCARE DI SALVARE LE SPECIE A RISCHIO

 

 

In relazione alla liberazione di 5 avvoltoi grifoni (Gyps fulvus) in programma stasera ad Alcara Li Fusi (Messina) nel Parco regionale dei Nebrodi, la LAV esprime forti riserve sulla reintroduzione di questa specie.

 

Secondo la LAV, infatti, i rischi sono troppi e oltremodo elevati per proseguire il progetto di riportare questa specie estinta nei nostri territori. Affinché una reintroduzione faunistica abbia successo, occorre che le cause che ne determinarono la scomparsa siano rimosse. Ebbene, il grifone in Sicilia è stato estinto dall’uomo soprattutto attraverso i bocconi avvelenati e, in generale, il bracconaggio: fenomeni, questi, ancora drammaticamente presenti in tutta l’Isola; quella dello spargimento delle polpette avvelenate, inoltre, è un’attività criminale capillarmente diffusa tutto l’anno per sterminare nelle campagne volpi ed altri predatori mal tollerati da certa parte del mondo venatorio.

 

Il primato della Sicilia nel bracconaggio e nell’indisciplina venatoria è riconosciuto da tutti: ogni anno, all’apertura della caccia, sono decine e decine i rapaci e le altre specie super-protette che vengono portate ai centri di recupero regionali, tutti animali feriti con armi da fuco. Considerato che, come noto, i grifoni hanno un vasto home-range (“aree familiari” per le necessità vitali della specie), gli esemplari “liberai” nel Parco si muoveranno anche al di fuori dei confini dello stesso e, quindi, incorreranno inevitabilmente in simili rischi. Soprattutto i giovani e gli immaturi dei grifoni, inoltre, sono erratici ed effettuano spostamenti notevoli rispetto all’area di residenza abituale. L’unico modo di tenere legati i grifoni ad un territorio molto limitato è il cibo: allestire “carnai” dove in maniera continua e costante viene offerta artificialmente carne per evitare che gli avvoltoi liberati volino in cerca di carcasse di cui nutrirsi.

 

Catturare grifoni dalla Spagna, chiuderli in gabbia sui Nebrodi e poi liberarli nella speranza che vi rimangano, costituisce - con tutta evidenza - un’azione artificiale ed artificiosa che rischia di avvicinarsi molto ad un esperimento zootecnico in grado di dare solo qualche risultato in termini di immagine” dichiara Ennio Bonfanti, della LAV Sicilia. “Da tempo abbiamo chiesto all’Ente parco di conoscere il progetto di reintroduzione e, soprattutto, il bilancio degli animali finora liberati e di quelli successivamente censiti o trovati morti o di cui si è persa ogni traccia – prosegue Bonfanti -; purtroppo il Parco ci ha sempre negato queste informazioni e quindi in molti ornitologi, faunisti ed esperti di conservazione aumentano le perplessità circa queste iniziative. Maggiore attenzione e prudenza avrebbero probabilmente fatto desistere i responsabili persino dall’avviare questo progetto che a nostro giudizio non si concilia con le indicazioni del mondo scientifico internazionale contenute nella dichiarazione ufficiale "Translocation of Living Organisms" a cura della Commissione per la sopravvivenza delle specie dell'IUCN (International Union for the Conservation of Nature and Natural Resources)”.

 

Considerato che, assieme alla Sardegna, la Sicilia è in testa tra le regioni più ricche di biodiversità già a rischio, la LAV ritiene che gli sforzi anche economici da attuare non siano quelli legati a progetti di reintroduzione forzata di specie già estinte ma, piuttosto, quelli di promozione di politiche puntuali di salvaguardia degli ecosistemi nella nostra Isola, delle specie a rischio di estinzione, di quelle minacciate o di quelle endemiche in pericolo. Occorre anche rivoluzionare la dissennata gestione venatoria e garantire reali controlli nelle aree protette siciliane.

 

 

 

Uffici Stampa: LAV Sicilia 178.2256188 - LAV Nazionale: 06.4461325 - www.lav.it