sabato 9 dicembre 2006

[LAV Sicilia] SIRACUSA, CARABINIERI FERMANO CORSA CAVALLI. LAV: SI INDAGHI SU ZOOMAFIA

 

Comunicato Stampa LAV:

 

SIRACUSA, CARABINIERI FERMANO CORSA CLANDESTINA DI CAVALLI

 

PLAUSO DELLA LAV CHE RIVOLGE UN APPELLO AL PROCURATORE ANTIMAFIA GRASSO: CONTRO LA RECRUDESCENZA DELLA ZOOMAFIA IN SICILIA SI AVVIINO SPECIFICHE INDAGINI

 

 

Nuovo intervento dei Carabinieri oggi a Siracusa contro le corse clandestine di cavalli: 85 persone denunciate per maltrattamento e blocco stradale; sequestrati i due cavalli, i calessi e settemila euro, destinati al proprietario del vincente. La LAV esprime vivo apprezzamento e plauso per la brillante operazione e per l'impegno dell'Arma nel contrastare le corse ippiche clandestine e si augura che ai personaggi coinvolti nello sfruttamento dei cavalli vengano applicate le pene massime della legge 189/2004 contro il maltrattamento degli animali: chiunque promuove, organizza o dirige competizioni non autorizzate tra animali è punito con la reclusione da uno a tre anni e con la multa da 50.000 a 160.000 euro.

 

"Come dimostrato dalle numerose indagini di polizia, negli ultimi anni in Sicilia si è assistito ad una recrudescenza esponenziale del fenomeno dell'ippica clandestina e del relativo giro d'affari delle scommesse gestito da organizzazioni malavitose. Si tratta ormai di un fenomeno di ampie proporzioni – dichiara Ciro Troiano, responsabile dell'Osservatorio nazionale Zoomafia della LAV - diffuso in ogni provincia dell'Isola, divenuto una realtà criminale preoccupante che si è sviluppata a causa del  ferreo controllo mafioso del territorio. Le corse abusive di cavalli costituiscono per le organizzazioni criminali un sicuro e redditizio investimento dei propri illeciti introiti economici. Per questi motivi – prosegue Troiano - la LAV chiede al Procuratore nazionale antimafia, Pietro Grasso, alle Forze dell'Ordine ed agli Organi inquirenti siciliani di avviare specifiche indagini ed inchieste contro gli interessi criminali nelle corse ippiche clandestine e, in generale, gli altri aspetti della zoomafia". L'Associazione animalista, inoltre, rinnova la richiesta ai Sindaci di quei comuni nei quali sono ancora autorizzati palii paesani (ormai solo nelle province di Siracusa e Ragusa) a non promuovere corse di cavalli, che spesso si trasformano in "vetrine" delle corse clandestine.

 
In Sicilia la presenza di interessi criminali è stata accertata in tutti i settori dell'ippica: dalle scommesse 
clandestine negli ippodromi ufficiali (vedi l'inchiesta della Dda di Palermo nell'ottobre 2005 sull'ippodromo 
cittadino, che ha scoperto il coinvolgimento di note famiglie mafiose), ai provvedimenti dei Prefetti 
siciliani che, come ad Agrigento, Palermo, Trapani, Siracusa, hanno imposto il divieto di svolgimento di 
palii paesani e corse cittadine per l'accertata presenza di pregiudicati per reati di mafia e per corse di 
cavalli. Senza dimenticare i casi di doping nei palii autorizzati nel siracusano né l'inchiesta della Procura di 
Napoli che ha smascherato un'associazione per delinquere finalizzata alla truffa ai danni dello Stato, 
con diramazioni anche in Sicilia.

 

9.12.2006